L’ivoriano si sarebbe già chiarito con l’allenatore e, in attesa delle scuse ai compagni, ha rifiutato le proposte che gli sono giunte dal Brasile
Gervinho verso il reintegro. Ma non subito. E’ questo lo scenario che si sta delineando nelle ultime ore dopo le parole distensive del ds Faggiano, intenzionato a gettare acqua sul fuoco e spegnere il caso scoppiato la scorsa settimana. “Posso dire solo che Gervinho non era così convinto di andarsene” e “spero rientri tutto, non abbiamo mai cercato di venderlo” le due frasi emblematiche che rappresentano, a tutti gli effetti, i primi passi in direzione di una conciliazione impensabile solo fino a pochi giorni fa.
INCONTRO CHIARIFICATORE. Il summit di martedì tra proprietà, direttore sportivo e allenatore non gli ha chiuso definitivamente la porta in faccia partorendo la decisione di farlo allenare da solo “fino a nuova comunicazione“. In attesa di proposte dal mercato, che al momento non soddisfano le parti, l’ivoriano ha già teso la mano a D’Aversa col quale avrebbe avuto un colloquio chiarificatore. Mancano, però, ancora le scuse ai compagni. Uno step indispensabile affinchè si possa firmare l’armistizio almeno fino a giugno.
OFFERTE RIFIUTATE. Ad agevolare una sua eventuale permanenza ci sarebbero anche le difficoltà mostrate dall’attaccante e dal suo entorage ad accettare le offerte che il Parma sta provando a sottoporgli. Le ultime provenienti dal Brasile non hanno convinto Gervinho, che avrebbe detto “no” a Palmeiras e Flamengo ribadendo indirettamente il cambio di rotta e la riluttanza nel voler lasciare il club crociato. Un’idea che si era già insinuata nella sua testa durante le ore finali del calciomercato. Quando i dubbi e i tentennamenti all’hotel Sheraton contribuirono a far slittare e poi saltare, a livello burocratico e di tempistiche, il trasferimento all’Al-Sadd in Qatar.
TEMPO D’ATTESA. Ora cosa accadrà in termini pratici? La sensazione è che il castigo si protrarrà per due settimane e, se non dovessero esserci proposte irrinunciabili, in primis dalla Mls, l’ipotesi del reintegro in rosa tornerebbe d’attualità. L’ultima parola spetta alla proprietà che, in ogni caso, prima invoca un gesto d’avvicinamento da parte di Gervinho nei confronti della squadra. Solo allora si potrà pensare di ricucire una frattura ora non più insanabile.