L’ivoriano, sempre in uscita, continuerà a lavorare da solo fino a nuova comunicazione ma già si ipotizzano due scenari opposti
Quale sarà ora il futuro di Gervinho? Il comunicato di ieri della società ha chiarito solo in parte la vicenda dell’ivoriano che, come si legge testualmente, “a seguito delle ripetute assenze ingiustificate agli allenamenti della scorsa settimana, svolgerà un programma di allenamento individuale agli ordini dello staff tecnico fino a nuova comunicazione“.
SVILUPPI. Un castigo a tempo indeterminato per punire il comportamento poco professionale e far pesare il grave danno economico e d’immagine arrecato al Parma negli ultimi giorni. La ricerca di un nuovo acquirente, dopo il mancato trasferimento all’Al-Sadd in Qatar, resta la priorità assoluta scandagliando tutti i Paesi in cui è ancora possibile la compravendita di giocatori: non riscalda l’ipotesi Russia, potrebbero esserci maggiori spiragli per il Brasile o nella Mls in America dove il mercato aprirà i battenti l’8 di febbraio.
ATTESA. Prendere tempo senza spalancare nè sbattere la porta è sembrata, al momento, la scelta più saggia che non chiude la strada al possibile clamoroso reintegro in gruppo. Il tutto dovrà passare necessariamente attraverso le scuse di Gervinho a compagni e staff tecnico in tempi e modi opportuni. La ferità è aperta e non può essere rimarginata a breve quindi è lecito pensare che questa situazione di stallo si protrarrà per altri dieci-quindici giorni. In cui si proverà a trovare una collocazione soddisfacente per tutti.
TREGUA. Ma qualora l’addìo non si dovesse concretizzare è giusto capire se ci siano i margini di ricucire lo strappo e firmare una tregua fino a giugno. Al fine di non depauperare un patrimonio unico per il Parma.
