Il centravanti non si è allenato, è rimasto fermo assieme a Bruno Alves e a Gervinho alla ripresa degli allenamenti. D’Aversa deve reinventarsi la squadra
La fortuna aiuta gli audaci, dicevano gli antichi. In tutta onestà bisogna dire che questa massima non si può applicare al Parma di oggi. Perché? O D’Aversa non è audace, oppure questo assioma è falso. Perché il rischio di rinunciare in quattro giorni, da giovedì a domenica nell’ordine a Biabiany (infortunato), Inglese (infortunato), Gervinho (affaticato), Bruno Alves (acciaccato) e Ceravolo (stop per guaio muscolare) è veramente altissimo. A Frosinone è quindi cocreto il pericolo di vedere un Parma fortemente decimato, nel periodo più importante della stagione, dove D’Aversa si gioca una bella fetta di campionato.
Molto dipenderà dalla lista dei convocati, che oggi come quasi mai negli ultimi tempi, diventa una notizia. Attesa. Perché partire senza Ceravolo (difficilmente a disposizione per mercoledì) significherebbe lanciare Schiappacasse dal primo minuto. Nel 4-3-3 con Siligardi e forse Gervinho (ammesso che recuperi) o Sprocati, o nel 3-5-2. Perché viste le assenze anche D’Aversa – che di solito prima di discostarsi dalle certezze del 4-3-3 ci pensa cento volte – potrebbe virare su un eventuale cambio di modulo.