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Machin in rampa, ma dipende da Scozza

Ancora in forse, il centrocampista ex Trapani sta provando a recuperare la condizione fisica per partire titolare. Dubbio Siligardi

Sarà decisiva la rifinitura, come sempre in questi casi. Come per tante volte lo è stata. Per Roberto D’Aversa conta molto anche come si sveglia un giocatore il giorno della partita. Di certo non è il primo episodio in cui il tecnico si trova con l’acqua alla gola: degli uomini che dovrebbe avere a disposizione a centrocampo Scozzarella e Barillà non danno garanzie assolute di poter combattere. Almeno non fino alla fine della lotta.

In battaglia devi essere sempre pronto, e loro, sicuramente chi per un motivo, chi per un altro, non lo sono. Almeno adesso. Nonostante si stia facendo di tutto per levarsi di mezzo l’emergenza a centrocampo, il Parma è costretto a fare i conti con i soliti problemi. Una coperta corta, troppo corta per permettere a D’Aversa di coprirsi fino ai piedi. Inevitabile che il frutto delle scelte finisca poi per scoprire un lato piuttosto che un altro. Di sicuro c’è che il tecnico, assime allo staff medico, cercherà di recuperare con tutte le forze almeno Matteo Scozzarella, che qualche allenamento in più con la squadra lo ha sostenuto in settimana rispetto a Barillà, impegnato a correre da solo sul campo a fianco.

Se recuperasse, Scozzarella potrebbe far parte di un centrocampo a tre formato, per forza di cose, da Rigoni e Kucka, con Machin che resterebbe eventualmente a disposizione per giocarsi le sue carte dal 1′ e far slittare Rigoni nella posizione di play. Se Scozza c’è, Machin potrebbe andare in panchina.

Non sarebbe l’unica ‘novità’. Un altro ballottaggio riguarda due uomini preziosi in difesa: Gagliolo e Bastoni. I due si giocano il posto fino alla fine. L’ex Atalanta sta meglio, è tornato a disposizione e si allena con il gruppo. Considerando che forse Gagliolo avrebbe bisogno di un turno di riposo, Bastoni potrebbe tornare utile  in mezzo. Bastoni che però è rientrato da pochissimo e – probabilmente – non avrebbe la condizione per giocarsi le sue carte fino alla fine.

La partita contro il Genoa è una di quelle che richiama la cura meticolosa dei dettagli perché di fronte, oltre alla velocità di Kouame, c’è anche la tecnica possente e il senso del gol di Sanabria, un giocatore a cui c’è da prendere subito le misure. Se la metti sul fisico, lui cerca di sorprenderti con la velocità: se la metti sulla velocità, ti fa male con la tecnica. 

Un osso duro a cui bisogna da subito impedire di poter sprigionare la sua voglia di gol. In difesa, l’altro ballottaggio riguarda Dimarco e Gobbi, con il primo pronto ormai a rientrare nei ranghi dal 1′, dopo essersi lasciato l’infortunio alle spalle. Davanti il solito dubbio accompagna D’Aversa: Siligardi, che non ha brillato a Empoli, dà più vivacità alla manovra quando entra dalla panchina, mentre Biabiany garantisce più sprint nei primi momenti di una gara che va giocata anche e soprattutto con la testa.

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