Tre pareggi casalinghi è il magro bottino di fronte a Bologna, Frosinone e Chievo, attualmente in zona retrocessione ma uscite indenni dal Tardini
EPISODI. Il palo colpito in avvio da Siligardi ha ricordato quello di due settimane fa di Inglese sempre sotto la curva Nord contro il Chievo che in 10 difese strenuamente il suo punticino al Tardini. Esattamente come Frosinone e Bologna, le altre due squadre al momento in zona retrocessione, che hanno strappato altrettanti pari a reti inviolate in trasferta senza faticare più di tanto. I rossoblù sono stati graziati dal legno al pronti via ma hanno poi chiuso bene tutti gli spazi non rischiando nulla, i ciociari si erano ritrovati addirittura in superiorità numerica nella ripresa per l’espulsione di Stulac e solo all’ultimo secondo avevano sfiorato il colpaccio con Sepe costretto agli straordinari per opporsi al colpo di testa di Vloet appena entrato.
DIFFICOLTA’ A COMANDARE IL GIOCO. In due occasioni su tre in campo c’era anche Gervinho che però contro avversari chiusi e stretti in difesa non riesce mai ad esprimere tutto il proprio potenziale. Analizzando il derby emiliano, il possesso palla e la fitta ragnatela di passaggi, soprattutto, nel finale di primo tempo non si sono tradotte in concrete azioni da gol e più passavano i minuti più la sensazione è che fosse il Bologna a poter osare di più anche se poi ai ragazzi di Inzaghi interessava uscire imbattuti.
CLASSIFICA SERENA. L’aspetto sicuramente più positivo è che questi pareggi hanno permesso di muovere la classifica e mantenere inalterato il vantaggio, ora salito a nove lunghezze, nei confronti delle dirette concorrenti. Le quali se vorranno ambire alla salvezza dovranno rischiare un po’ di più e non accontentarsi del segno X. Che, visto il cospicuo bottino raccolto nelle giornate precedenti, al Parma può essere accettato di buon grado.