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Di Chiara, corsa e cross per il Parma

Il terzino di Pecchia si candida a vivere un ruolo da protagonista

Il terzino di Pecchia si candida a vivere un ruolo da protagonista

Gianluca Di Chiara sta prendendo sempre più confidenza con il mondo Parma. L’esterno sinistro, arrivato dopo le vicende giudiziarie che hanno costretto la Reggina a ripartire dai dilettanti, è stata una chiara richiesta di Fabio Pecchia in sede di mercato. Per coprirsi di più a sinistra e spingere, allo stesso tempo. Dopo le fatiche iniziali, comprensibili per chi comincia l’avventura senza aver fatto la preparazione estiva, si sta imponendo un po’ alla volta grazie alla sua corsa poderosa e alla sua quantità in fase offensiva. Pecchia ha bisogno di esterni freschi, di gamba e capaci di impensierire le difese – talvolta chiuse – degli avversari che in questo girone di ritorno hanno imparato a conoscere meglio il Parma. Di Chiara ha giocato 15 partite, 9 di queste da titolare. Contro la Samp, nell’ultima gara del Parma, è stato decisivo: grazie a un suo tiro da fuori è nato il calcio di rigore che ha sbloccato il match di Marassi e indirizzato la partita sui binari preferiti dei crociati, bravi poi a sfruttare gli spazi e a fare razzia di quello che è rimasto dei blucerchiati. Allungo in vetta e mini fuga servite. E qui, in questa parte di stagione, può tornare utile un difensore con licenza di spingere come Di Chiara. Le partite si fanno sempre più dense di significato e di tensione per la posta in palio, serve gente che abbia la testa fredda.

Le statistiche raccolte da Opta dicono che Di Chiara è stato uno dei più positivi tra i giocatori del Parma, venerdì sera. Passi pure lo sbandamento iniziale dovuto alla lettura un po’ incerta della posizione di Depaoli, con il passare del tempo Gianluca è cresciuto. Coinvolto nella manovra dai compagni, ha finito per essere il calciatore del Parma con il più alto numero di palloni toccati: 75. Tanti per un terzino, seppure di spinta come l’ex Benevento che a certe altezze ha già volato. I passaggi positivi nella sua gara sono stati 48, cinque i lanci andati a buon fine e due i cross. Ma c’è tanto altro nella partita di Di Chiara: 3 contrasti, 7 duelli portati a casa su 8, ben 6 palloni recuperati e il 50% dei dribbling positivi. Bottino all’altezza di una situazione che richiede a Gianluca di farsi trovare sempre pronto. Dalle sue sgroppate sono nate 27 azioni (in tutto il campionato) concluse con un tiro verso la porta avversaria. Numeri che cominciano a crescere e che vanno di pari passo con la crescita della sua condizione fisica. Con l’infortunio di Ansaldi, che ormai dovrebbe essere pronto per rimettersi gli scarpini, Pecchia è stato costretto a puntare molto su Coulibaly e su Di Chiara, che adesso ha finito il rodaggio e vuole trascinare il Parma in Serie A.

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