Il migliore in campo è stato Suzuki: “Ma nella ripresa Pecchia è riuscito a dare più equilibrio ai suoi”
“II pareggio è un compromesso alla fine accettato da tutti, non solo perché non si può fare altro. Il Toro guarda con rimpianto a quanto sprecato all’inizio; il passo in avanti, nella settimana che porta al derby, serve per tenersi sopra la mischia da metà classifica in giù. Prima di accettare l’esito, comunque, Torino e Parma provano fino alla fine, non si ritirano nei territori della convenienza e del risparmio all’insegna del non facciamoci del male. Un tiro di Linetty all’ultimo istante viene deviato a fatica dalle dita del portiere Suzuki, il migliore in campo, ma nell’azione precedente il Parma era tutto nell’altra area per un corner, sperando di ripetere il miracolo della partita precedente, quando infilzò il Monza di testa su angolo al 98′. Ma il Toro difende meglio, come del resto in tutta la gara.
Il problema per Vanoli è quando deve capovolgere l’azione. Alla fine sono pari anche i tiri nello specchio, o quasi: 4-4 contando anche il palo di Mihaila a metà ripresa, sempre comunque con una conclusione da fuori area. Il Toro, che aspetta il successo in casa dal 25 ottobre (1-0 al Como), è più determinato nel primo tempo, parte aggredendo e manda subito in difficoltà il Parma; però nella ripresa Pecchia riesce a dar più equilibrio ai suoi”.
fonte: La Gazzetta dello Sport
