La Gazzetta di Parma analizza i sistemi di gioco utilizzati dal tecnico Pecchia in queste ultime sette partite, da Venezia in poi, quando lanciò a sorpresa l’allora inedito 4-2-fantasia riproposto nelle successive uscite casalinghe. “4-2-3-1, 4-2-fantasia oppure 4-3-3? Il “trasformista” Pecchia ha variato più volte, nell’ultimo mese e mezzo, lo spartito tattico in base alle esigenze della partita, alle caratteristiche dell’avversario, alle condizioni dei suoi giocatori e finora i risultati gli stanno dando ragione“.
POCO BRILLANTI. “Col Brescia è arrivata una nuova conversione nel segno della fantasia che, però, dopo un avvio tambureggiante e prima dell’assalto finale, non si è rivelata la soluzione ideale, almeno sotto il profilo del gioco, alla luce della costante inferiorità in mezzo al campo, già evidenziata, per larghi tratti, di fronte a Pisa e Cosenza, e della sofferenza patita sulle corsie esterne (non a caso Benedyczak e Man si sono scambiati le posizioni già nei primi 45’) in fase di ripiegamento“.
OTTICA FERALPI. “A risolvergli il grattacapo potrebbe essere il probabile ritorno dal 1’ di Bernabé, pienamente recuperato dall’affaticamento muscolare che lo ha tenuto fuori nel duplice impegno con Cosenza e Ternana e costretto a un utilizzo part-time dinanzi alle Rondinelle. Il centrocampista spagnolo potrebbe giostrare tra le linee in un più tradizionale e meno offensivo 4-2-3-1, lasciando che siano Estevez, titolare pressoché inamovibile, Cyprien, allo stato attuale, probabilmente, il più in forma del settore nevralgico, Hernani e Sohm, non per forza in quest’ordine di preferenze, a contendersi le rimanenti due maglie sulla linea mediana“.