
Il fantasista argentino spinge i compagni contro il Sudtirol. “Vincere sarà importantissimo, abbiamo perso punti per colpa nostra”
Il trequartista del Parma, Franco Vazquez, assente contro il Sudtirol causa squalifica, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in cui si è concentrato sulla sua esperienza in maglia crociata tra presente e futuro. “Sono uno dei più anziani, cerco di aiutare i giovani. Mi piace questo ruolo, uso l’esperienza maturata e la metto a disposizione degli altri“.
ALLENATORE IMPORTANTE. “Beppe Iachini. A Palermo mi allenavo da solo, lui mi ha visto, mi ha detto di credere nelle mie qualità e mi ha aiutato“.
TARTASSATO. “Mi arrabbio solo quando un giocatore, dopo sei o sette interventi scorretti, non viene ammonito. Per il resto, accetto tutto come parte del gioco. L’importante è che non ci sia cattiveria“.
MANCANZA. “La continuità di risultati. Abbiamo perso punti per colpa nostra e non per meriti altrui: questo è il problema. L’unica partita sbagliata è stata a Bari“.
SQUALIFICA. “Dobbiamo avere fiducia. Penso che Inglese, Charpentier, Benedyczak e Bonny possano fare benissimo. Vincere contro il Sudtirol sarà importantissimo. Pronostico? 2-0 con gol di Benedyczak e Dennis Man“.
PROMESSA. “Le promesse non mi piacciono, sono parole al vento. Dico soltanto che mancano dieci partite e daremo l’anima per ottenere il massimo“.
RINNOVO. “Se andiamo in serie A il rinnovo è automatico. Sennò troveremo una soluzione con la società. Ma non è una priorità, ora. Prima bisogna fare queste dieci gare e vincerne il più possibile“.
GOL PIU’ BELLO A PARMA. “A Monza, nello scorso campionato. Pallonetto all’incrocio nonostante fossi marcato. E poi anche quello di Venezia, in questa stagione“.
PARMA. “Mi piace la tranquillità e l’educazione della gente. Vado in giro per il centro con il mio cane Nina e nessuno mi disturba. A Palermo e a Siviglia non era così”.
PECCHIA. “Ho un ottimo rapporto con lui. E’ molto vicino ai giocatori, li ascolta e li capisce. Mi piace perchè ti dice quello che pensa e dà fiducia a tutti, non ha preconcetti”.
MEDIANO. “Perchè no? L’ho fatto anche quest’anno, qualche volta. Però preferisco il ruolo di trequartista, mi piace stare vicino alla porta avversaria“.
