Contro il Cittadella, il Parma ha riscoperto il miglior Mudo e ha riabbracciato l’ivoriano, rientrato con un gol e una dedica speciale
Il Parma ha vinto contro il Cittadella, va alla sosta con la massima tranquillità e lavora per recuperare gli infortunati. Merito di Pecchia, che ha ridato un’anima alla squadra e dei suoi. Il piano è stato completato poi dalla classe di Franco Vazquez, che all’occorrenza ha saputo fare anche l’operaio, e dalla freschezza dei cambi. Camara su tutti, che ha alleggerito la manovra del Parma con la sua capacità di giocare tra le linee e la freddezza del condor sotto porta. Prima di esultare e correre verso il Team Manager Alessio Cracolici, che gli aveva predetto il gol all’intervallo, Drissa ha dovuto aspettare qualche secondo a causa del controllo al Var per un sospetto fuorigioco. Poi la corsa in panchina ad abbracciare il dirigente crociato, buon oracolo in quel caso, e l’emozione dell’ivoriano sciolta nella dedica inoltrata fino in Africa, base della sua famiglia che lo segue ogni sabato e gli dà forza.
Il gol, l’attesa, la gioia: vi presentiamo il primo gol di Drissa Camara in @Lega_B 📽️⤵️#ForzaParma 💛💙 pic.twitter.com/NUsEXakMvH
— 𝐏𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟏𝟑 (@1913parmacalcio) November 13, 2022
Ed è proprio con la forza che il Parma si è imposto, quella tattica di Pecchia e quella ‘pensante’ di Vazquez che ha troneggiato in mezzo al campo con autorità e classe cristallina: punto di riferimento costante per i compagni, el Mudo ha alzato la voce lavorando 90 palloni. Il numero più alto tra tutti i calciatori in campo. La sua visione di gioco è stata fondamentale: ha dettato i tempi, con 44 passaggi positivi. La maestria nel proteggere il pallone ha portato Franco a guadagnare 6 falli. Vazquez da qualche settimana ha smesso di usare solo il fioretto, dissotterrando la sciabola dal centro del campo e combattendo con la garra dei gauchos. Ha recuperato 16 palloni, sporcando le linee di passaggio del Cittadella, vincendo 14 duelli contro i dirimpettai. Numeri che certificano la voglia e lo spirito che el Mudo cova dentro, messo a servizio della squadra assieme alla sua classe abbagliante, riposta per una volta nel cassetto e tirata fuori con uno schiocco di dita.