Il portiere polacco della Primavera: “Da bambino mi sono ispirato a lui”
“Sono decisamente cambiato come persona, sono calmo. La scuola italiana mi ha cambiato come calciatore. Ho imparato cose nuove nel ruolo di portieri“. Nell’intervista concessa a sport.se.pl, Bartłomiej Maliszewski, portiere della Primavera del Parma, aggregato alla Prima Squadra in un paio di occasioni a causa degli infortuni di Buffon e Chichizola, ha parlato della sua esperienza in crociato. “Tanti gli aspetti positivi – ha detto nell’intervista il portiere polacco -, come la chiamata per il match di Coppa Italia, oltre che all’allenamento con la prima squadra. La cosa più difficile è stato il cambio mentale. Dal lato emotivo, è stata una vera montagna russa. All’inizio non è stato facile, soprattutto dal punto di vista linguistico, ma mi sono subito trovato in una nuova realtà. Tutto ha funzionato.
Buffon? Quando sono venuto al Parma non potevo fare a meno di sentire quanto sia rispettabile questo giocatore. In effetti, ci sono foto con Gigi ovunque, vengono celebrati i suoi successi. Senza dubbio, è il miglior giocatore che abbia mai giocato qui. Da bambino mi sono ispirato a lui. Venendo al Parma, non avrei mai immaginato di potermi cambiare nello stesso spogliatoio con un calciatore di questo calibro. Per un po’ non ci credevo nemmeno io. E’ il più gentile. Nonostante abbia ottenuto praticamente tutto nel calcio, non dimostra di essere una star. Tratta sempre tutti con rispetto. Abbiamo un ottimo rapporto, parliamo normalmente.
Se gli viene chiesto qualcosa, è sempre lì per aiutare e non fa differenza se parla con qualcuno più esperto o con un ragazzo come me”.