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Parma, è il giorno di Pecchia è in sede per la firma

Il nuovo allenatore crociato, libero dalla Cremonese, è a Collecchio con i suoi collaboratori

Sono le 16:50 quando Fabio Pecchia varca l’ingresso del Centro Sportivo di Collecchio. Lo fa scortato dai suoi collaboratori e su un’auto con i finestrini oscurati. In sede ad aspettarlo c’è il direttore sportivo Mauro Pederzoli. Non è ancora l’allenatore del Parma, a breve lo diventerà portandosi dietro la scia di una promozione in Serie A che a Cremona aspettavano da 26 anni. E che a Parma si augurano possa arrivare proprio con lui in sella, dopo due anni caratterizzati da tante delusioni e pochissime gioie. Il biennale che la società gli ha presentato è in attesa della sua firma, che ha già apposto nel primo pomeriggio per rescindere il contratto che lo legava alla Cremonese con scadenza al 30 giugno dell’anno prossimo. Pecchia sarà – salvo imprevisti – il quinto allenatore in 20 mesi a libro paga di KK, in una gestione lacunosa in cui i proclami di grandeur hanno spesso fatto a pugni con una realtà che ha sempre raccontato l’opposto.

I contatti tra Pecchia e il Parma risalgono ormai a una decina di giorni fa. Dopo aver salutato la Cremonese, l’ex allenatore della Juventus Under23, che ha centrato una promozione in Serie A anche con l’Hellas Verona, è diventato l’obiettivo del club di Krause che era alla ricerca di allenatore dopo la separazione da Iachini. Serviva un profilo giovane, che avesse avuto già delle esperienze nel campionato cadetto e che sapesse coniugare la praticità che serve in Serie B e l’estetica, trasformando il tutto in un modello vincente. E’ la vera sfida che attende Fabio Pecchia che, oltre a formare una mentalità, deve saper trovare anche l’anima che il club non ha mai saputo mostrare da quando Krause ne è presidente. Al di là di programmi sbandierati pubblicamente, di promesse non mantenute e di messaggi social di cui Twitter è pieno, sembra interessi più la forma che la sostanza.

A proposito di forma: continua la rivoluzione americana negli uffici di Collecchio. Il Parma ha salutato con due righe formali, fredde e distaccate, il Responsabile dell’Area Digital Nicolò Fabris. Il rapporto tra le parti si è interrotto, come si apprende da una nota diffusa dal club in mattinata. Fabris, uno degli ultimi rappresentanti di una continuità con il mondo parmigiano che la nuova gestione sta lentamente demolendo, era nel club da 5 anni, aveva ricoperto la mansione di Capo Ufficio Stampa prima di essere demansionato a responsabile dell’Area Digital del club. Un altro passo verso il nuovo che – viste le premesse e quanto è successo più in alto con le dimissioni del Responsabile dell’Area Tecnica Javier Ribalta – fa stare poco sereni. 

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