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Iachini: “I dettagli fanno la differenza: stiamo crescendo”

L’allenatore del Parma in conferenza stampa: “Non possiamo regalare 5, 6 giocatori ogni volta: in quanto a infortuni quello che sta succedendo qui non mi è mai capitato in tutta la mia carriera”

Il bicchiere per Beppe Iachini è mezzo pieno. I 12 punti che separano il Parma dalla zona play off non sembranno essere un problema. “Noi dobbiamo pensare di partita in partita – ha detto l’allenatore in conferenza stampa – con l’obiettivo di essere squadra. Dobbiamo avere la mentalità mostrata a Pisa. Qualche sfumatura bisogna concederla, è normale. Ma bisogna sapere che domani affrontiamo una squadra forte, qualitativa, importante che si è rafforzata parecchio. Ha giocatori che hanno fatto la Serie A, un allenatore che ha fatto cose straordinari e che per valori non rispecchia la classifica. Servirà una grande partita da parte del Parma”. 

Che probabilmente recupererà il solo Buffon, alleggerendo di poco la lista degli assenti illustri. “Stiamo valutando, da quando sono arrivato la situazione non ci ha permesso di avere continuità. Ogni settimana me ne manca qualcuno, qualche problemino possiamo sempre averlo. Nonostante questo abbiamo fatto vedere di saper essere una squadra e abbiamo sicuramente raccolto meno di quanto avremmo meritato. Nelle ultime tre partite abbiamo fatto 50 tiri in porta e solo tre gol. Però abbiamo creato tanto: davanti ci arriviamo con i tre quarti, con gli esterni, con le punte, nonostante le problematiche che abbiamo avuto stiamo crescendo. Bisogna migliorare qualche situazion: non mi è mai capitato di avere così tanti infortunati. Non è una cosa buona, per vincere i campionati bisogna lavorare sui dettagli. Ci sarà da valutare cosa dicono i controlli di stamattina per capire chi recupereremo. Nei miei due mesi e mezzo di lavoro ho avuto indisponibili nove, dieci giocatori. Non si possono regalare ogni volta, per ogni partita, tutti questi calciatori. Ogni settimana si è verificata questa circostanza”. 

La soluzione, o per lo meno un’idea di soluzione, Beppe ce l’ha ma se la tiene per se. “Io una mia teoria ce l’ho. Sono arrivato a Parma per portare a Parma in Serie A, ho due anni di contratto e devo riuscirci. Sono arrivato qui per vincere e far crescere i giovani che erano caduti un po’ nel dimenticatoio. Voglio procedere per quello che è il mio cammino. Mi hanno chiamato per risolvere i problemi e la cura dei dettagli ti porta a vincere e a raggiungere traguardi. Non è normale avere così tanti infortuni. Non pensavo di dover affrontare questa problematica, da quando alleno non è mai successo di imbattermi in così tante assenze. Io lo so quello che devo fare e lo farò, ma bisogna lavorarci tutti insieme”. 

A proposito di problematiche: una, quella di Man, pare che Beppe la stia risolvendo alla grande, visto il calciatore che ha restituito al Parma. Dedito alle due fasi, attento e concentrato. “Quando sono arrivato mi sono fatto delle domande su questo giocatore. Mi sono chiesto perché non giocasse da sei partite uno con le sue qualità. Ho notato che faceva fatica. Per quanto riguarda il nostro sistema di gioco, il nostro modo di giocare, era un po’ fuori dagli schemi. Ho cercato di farlo rendere meglio nel suo ruolo: è un esterno. Salta l’uomo, arriva al tiro, con la Ternana il portiere ha fatto una grandissima parata. Si è presentato davanti al portiere contro il Pisa, ha avuto le sue occasioni e può diventare un giocatore importante. Man può crescere se si adatta a giocare di faccia alla porta, non di spalle. La sua carriera potrebbe avere un altro slancio. Sta migliorando nelle due fasi, sta facendo le cose che deve fare. Se andiamo a vedere i numeri non sarà mai un giocatore da 15 gol a campionato, ma può essere determinante”. 

Serve comunque continuità in termini di prestazioni per mettersi li in pianta stabile e sperare che la classifica si accorci. “La partita di Cremona è stata una delle più belle sul piano del palleggio – spiega Iachini in chiusura -, la squadra si sta proponendo bene. Secondo me non stiamo facendo fatica in termini di continuità di prestazione. Qualche volta commettiamo degli errori, non abbiamo la lucidità di essere perfetti, ma abbiamo anche delle assenze importanti. Ci hanno tolto molto. Ora la squadra è in partita, sempre. Ha trovato solidità difensiva, ha trovato soluzioni imprevedibili, stiamo avendo tante occasioni. Bisogna essere un po’ più concreti sotto porta. Dentro le partite bisogna essere più bravi a determinare per dare la stoccata vincente per essere più pronti. E di occasioni ne abbiamo avute”. 

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