Il Sottosegretario allo Sport: “Il Governo e la politica possono spingere sull’acceleratore, ma per un reale cambio di passo il calcio deve iniziare a correre”
Il mondo del calcio chiama, il Governo risponde, ma a modo suo. Nei giorni corsi, è arrivato a gran voce l’appello del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, verso le istituzioni per avere sostegno a un mondo, quello del pallone, che è tra le prime industrie italiane per fatturato e che, come tutti i senti, ha dovuto fare i conti con una pesante crisi dovuta alla pandemia. Il Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, ha risposto in maniera molto chiara: “Il calcio italiano è un pilastro dello sport italiano e non parlo solo di quello professionistico della serie A. L’attenzione del Governo deve essere rivolta a tutto lo sport e alle difficoltà che sta affrontando. Riguardo al calcio siamo intervenuti, pur nelle oggettive e gravi difficoltà del momento, con il credito d’imposta del 50% sulle sponsorizzazioni e con i ristori sui tamponi e altre spese sanitarie – ha detto al Sole 24 ore -. Non dimentico poi le misure di cui hanno usufruito i club nel ‘Decreto Crescita’ e di quello degli ‘impatriati’, oltre alle agevolazioni sulle imposte. Lo sport, e il calcio, non devono però dimenticare come la crisi sia antecedente al Covid. Non si possono solo invocare aiuti di Stato: il Governo e la politica possono spingere sull’acceleratore, ma per un reale cambio di passo, c’è bisogno che anche il calcio cominci a correre“.