Il quotidiano locale: “Il tecnico è un combattente, fa buon viso a cattivo gioco, ma a lui i dirigenti non possono raccontare di non aver mai cercato Mancuso, Farias…”
“Il Parma è tanto solido fuori quanto scombinato in campo“. Titola così La Gazzetta di Parma in edicola oggi, che torna ancora sulla sconfitta contro il Frosinone, la terza casalinga, la sesta dell’intero campionato. Buffon e compagni sono incappati un un’altra serataccia e aggravando il rendimento della squadra, specie in casa nelle ultime stagioni. “Chi sperava che almeno in B si sarebbe tornati a gioire più spesso – scrive La Gazzetta di Parma – sta vivendo una annata ancor più traumatica perché non ci irridono Muriel, Scamacca o Immobile ma Cicirelli, Tiritiello e Vido. Insomma, si perdono le partite e si perde l’affetto dei tifosi. Il club sogna uno stadio ultramoderno, ma sprofonda nei bassifondi della B. E la costruzione dell’impianto comporterebbe almeno un anno e mezzo di gare casalinghe altrove, con quel che ne potrà conseguire. Purtroppo, una gara moscia come quella di venerdì fa fare brutti pensieri. Sentire un combattente come Iachini arrampicarsi sugli specchi dopo il match stringe il cuore. Farà buon viso a cattivo gioco, ma a lui i dirigenti non possono raccontare di non aver mai cercato Mancuso, Farias o altri attaccanti che farebbero al caso nostro. Oggi è facile immaginare che se le due palle finite sui piedi ddi Mihaila le avesse avute Mancuso il Parma avrebbe vinto, non perso, ma è un ragionare con i se e quindi conta zero“.