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Maresca: “Mi aspettavo di essere dove siamo”

L’allenatore del Parma in conferenza stampa: “So quanto è difficile cambiare mentalità con un calcio diverso e cambiando diversi giocatori”

Al termine della sessione di rifinitura al Centro Tecnico di Collecchio, Mister Maresca ha incontrato i giornalisti alla vigilia del match di domani alle 16.15 al Granillo contro la Reggina.

“Abbiamo visto già che contro di noi tutte le squadre caricano la partita come fosse una finale ed è giusto così. È un campo complicato con un ambiente caldo, dobbiamo adattarci, abbiamo lavorato questa settimana ancora molto bene, con una ottima predisposizione. Andiamo preparati per l’ambiente e per fare una bella gara. Abbiamo avuto qualche problemino con Delprato e con qualcun altro, ci sono ancora 24 ore e vediamo, ci sta con tutte queste gare che qualcuno possa avere qualche problema. I dati sui tiri sono giusti, va bene guardarli ma poi bisogna fare un’analisi più ampia. Abbiamo fatto 12 gol creando ulteriori occasioni. L’importante è creare. Hanno segnato diversi giocatori, è una caratteristica del nostro gioco portare diversi giocatori alla possibilità di segnare”

“Capisco che allenatore e giocatori siano giudicati per risultati e punti, ma sono completamente soddisfatto del lavoro fatto col Monza, avremmo meritato qualcosa in più ma la strada è quella giusta: abbiamo creato molto. La Reggina parte forte, è aggressiva e gioca bene, sarà una gara come quelle fatte finora, in generale in campionato tutte le squadre sono complicate da affrontare”

“Vazquez ad averlo rappresenta un qualcosa in più, è un giocatore fondamentale, nelle gare in cui era squalificato ci è mancato qualcosa. Domani qualcosa in più ci darà. Mi aspettavo di essere dove siamo, so quanto è difficile cambiare mentalità con un calcio diverso e cambiando diversi giocatori. So che siamo giudicati dai punti in classifica, credo sia una realtà dire che qualche punto in più lo avremmo meritato”

“Danilo in generale è importante dentro e fuori dal campo, abbiamo giocatori che nel suo ruolo possono giocare, anche profili giovani come Balogh che è stato in prima squadra in nazionale. A me non pesa la responsabilità di essere allenatore del Parma, per me è un privilegio; abbiamo una decina di ragazzi da 21 anni in giù e a loro potrebbe pesare di più, questa è la situazione e bisogna lavorare. Perché i dati dicono che facciamo meglio nella ripresa? D’istinto dico perché la condizione fisica è buona e dunque cresciamo, è un dato normale: per il calcio che facciamo gli avversari all’inizio mantengono il ritmo e poi calano. È successo con la Cremonese, col Pisa ma non a Ferrara”

L’ambiente di domenica è quello che vorremmo sempre, ce ne siamo accorti. I fischi alla fine credo siano stati più di rammarico per non aver vinto e perché negli ultimi anni in casa abbiamo dato poche soddisfazioni a livello di vittorie. Sohm è stato poco bene, ha avuto febbre ed è rimasto a casa”.

 

 

 

 

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