Gli attaccanti di Maresca hanno poche possibilità di calciare. Il gioco si sviluppa maggiormente sulle fasce
La squadra di Maresca tira poche volte. Il dato oggettivo trova riscontro anche nelle difficoltà del Parma, in questo inizio di campionato. Nelle otto gare disputate, i crociati hanno perso la sfida con l’avversario per quanto riguarda i tiri sei volte. Si sono imposti solo in due occasioni: contro il Pisa, 14-10, e contro il Monza, dove la superiorità a livello di tiri verso la porta è stata notevole. 16-3 per il Parma, ma solo tre di questi sedici è finita nello specchio. E’ un trend che la squadra di Maresca si porta dietro dalla prima di campionato. Contro il Frosinone, la sfida è stata impari: 20 volte i ragazzi di Grosso hanno tirato verso Buffon, solo 9 il Parma, 4 in porta. Anche contro il Benevento, in casa, il confronto è stato a favore degli ospiti, che hanno calciato verso la porta in totale 17 volte, contro le nove del Parma. E la cosa che risalta all’occhio è che quasi mai, anzi, il centravanti riesce a essere pericoloso. Perché – ad esempio – tra quelli che hanno calciato di più verso il portiere avversario c’è Brunetta. Contro il Benevento, ad esempio, l’argentino ha tirato 4 volte, 3 contro il Pordenone (che malgrado abbia perso 4-0 ha calciato più del Parma: 15-10). Contro la Ternana, Brunetta ha calciato verso la porta 5 volte. Assieme a Mihaila, è il calciatore che ha collezionato più tiri verso lo specchio della porta avversaria. A Ferrara, dove il Parma ha calciato solo due volte in porta (su 9 tiri totali, la Spal ne ha fatti 26), la squadra di Maresca ha toccato il punto più basso alla voce ‘tiri in porta’.