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Euro2020, il rigore di Mbappé che accosta Sommer a Buffon

La Francia viene eliminata ai calci di rigore contro la Svizzera. L’ultima volta risale alla finale dei Mondiali 2006, quando l’Italia si laureò campione

La manona sinistra, quella di richiamo, a opporsi al rigore di Mbappé. Probabilmente Yann Sommer conserverà con cura e affetto quel guantone che per la Svizzera è diventato una vera reliquia di una notte entrata nelle cronache del calcio. Si parla tantissimo degli occhiali con i quali si sono visti allenare in questi giorni i portieri rossocrociati. Non una normale tipologia di quelli da sole, ma una nuova tecnologia che contribuisce ad allenare i riflessi. Ma nel traguardo raggiunto da Sommer e compagni c’è molto di più. Perché non arrivi per la prima volta nella tua storia ai quarti di finale di un Europeo per caso e non elimi per pura fortuna i campioni del Mondo in carica.

L’ennesima dimostrazione che negli scontri diretti, soprattutto in questo Euro2020, nulla è facile e la mentalità fa la differenza. Sì perché diversi ex campioni francesi avevano inserito la Svizzera nel “nessuno” contro cui l’Italia aveva giocato e dominato il proprio girone. E come se fosse un contrappasso dantesco, è proprio uno dei tre “nessuno” ad aver eliminato la mega potenza francese. Peccato di superbia.

Da Buffon a Sergio Ramos

Quella parata su Mbappé per Sommer è stata la ciliegina sulla torta di una prestazione molto positiva. Quasi nessuna colpa sui tre gol, ma interventi importanti che hanno impedito di subirne altri. Essere uscito vincitore ai calci di rigore è un modo per avvicinarsi al suo idolo e in parte anche superarlo. Si perché l’ultima volta che la Francia venne eliminata ai penalty era il 9 luglio 2006 e in porta c’era Gianluigi Buffon che non parò nessuna di quelle conclusioni. Non serve aggiungere altro relativamente a quella sera per ricordare agli italiani che alla fine Fabio Cannavaro e compagni alzarono lo stesso la coppa del Mondo. In quell’estate di 15 anni fa, Sommer venne promosso dalle giovanili alla prima squadra del Basilea. Una carriera poi percorsa senza mai emergere tra i migliori del suo ruolo. Eppure ora le ricorrenze, nell’anno in cui è arrivato terzo in Champions League nel girone di Real Madrid e Inter, lo esaltano. Da un rigore all’altro. Ora ai quarti affronterà la Spagna priva di Sergio Ramos: lui sette mesi fa parò due rigori nella stessa partita al capitano delle Furie Rosse interrompendo la striscia positiva di 25 trasformati. Non eliminate i sogni dal calcio, Sommer e compagni vogliono continuare a crederci.

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