L’amministratore delegato del Pisa spiega le insidie del campionato cadetto. “Dislivello tra prima e ultima meno marcato rispetto alla serie A”
L’amministratore delegato del Pisa, Giovanni Corrado, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta di Parma in cui si è concentrato anche sulle difficoltà del campionato di serie B. “Fondamentalmente ho capito che in serie B il dislivello tra la prima e l’ultima in classifica è molto meno marcato che in A. Il Venezia, ad esempio, nella finale play-off vinta con il Cittadella, aveva in campo 4 o 5 giocatori che l’anno scorso erano retrocessi in C e che invece oggi sono in A. Questo equilibrio generale fa sì che ci siano sempre grandi motivazioni in campo“.
ARMI. “La morale è che l’agonismo, il senso di sacrificio e la fame di punti forse pesano più di certe qualità tecniche. E’ anche vero che quest’anno il livello medio si è alzato e probabilmente l’anno prossimo si alzerà ancora di più, e infatti non ci sono stati i play-out“.
PRESTITI. “Una società che voglia crescere deve generare asset e quindi è meglio avere calciatori di proprietà ma proprio l’asprezza della B a volte consiglia di andare a prendere qualche giovane di belle speranze da club importanti“.