Si chiude un girone d’andata da incubo per il Parma che ha raccolto appena tredici punti e si trova al penultimo posto solitario in classifica
Penultimo posto solitario in classifica a quota 13 e peggior attacco della serie A con appena 14 gol all’attivo. Sono i numeri impietosi del Parma che chiude un girone d’andata da incubo, tra i più negativi della sua storia nel massimo campionato italiano. Solo due volte i crociati hanno raccolto di meno al giro di boa: nella stagione 2014-15, quella del fallimento, si fermarono a 10, al netto delle penalizzazioni, pur ottenendo tre vittorie rispetto alle due attuali e nel 2006-07 Pioli ottenne un punto in meno prima della miracolosa rincorsa salvezza targata Ranieri.
MENO QUINDICI. Fa impressione il confronto con quanto accaduto dodici mesi fa, quando il Parma di D’Aversa battè il Lecce di Liverani e chiuse la prima parte con 28 punti, quindici in più di oggi, a ridosso delle “big”. Anche nel 2007-08, anno della prima retrocessione, Di Carlo riuscì a racimolare 18 punti e rimase al di sopra della zona rossa così come Beretta che ripartì da 15 e dalla diciassettesima posizione per cambiare marcia, ottenere la permanenza aritmetica a quattro giornate dalla fine e guadagnare persino l’accesso alla Coppa Uefa dalla porta di servizio.
PUNTI E POSIZIONE GIRONE D’ANDATA:
2020-21: 13 punti (19°)
2019-20: 28 punti (7°)
2018-19: 25 punti (11°)
2014-15: 10 punti (19°)*
2013-14: 26 punti (8°)
2012-13: 29 punti (8°)
2011-12: 23 punti (13°)
2010-11: 22 punti (14°)
2009-10: 28 punti (10°)
2007-08: 18 punti (15°)
2006-07: 12 punti (19°)
2005-06: 15 punti (17°)
2004-05: 19 punti (18°)
*senza penalizzazioni