L’ex tecnico gialloblù: “Sono successe delle cose che hanno fatto sì che la società cambiasse la guida tecnica. Da parte mia non c’è nessun rancore, anzi”
Dopo gli splendidi anni vissuti a Parma, Roberto D’Aversa ha deciso di fermarsi, prendere tempo e pensare bene a quale sfida accettare in futuro. In estate era stato accostato a diversi club tra cui il Genoa dov’era approdato il ds Daniele Faggiano, poi esonerato una manciata di giorni fa. Alla fine la trattativa non si è conclusa, i rossoblù hanno virato su Rolando Maran e D’Aversa è in attesa della chance giusta. C’è chi parla di un’opzione Monza, ma al momento resta solo un’idea: “Il dottor Galliani mi stima perché ho avuto la fortuna di giocare nel Milan di Berlusconi, nelle giovanili. Io penso che ad un allenatore che ha appena vinto un campionato di Lega Pro come Brocchi vada dato tempo, come è successo a me nell’anno della B“.
D’Aversa racconta il suo addio al Parma
Intanto, D’Aversa studia cosa accade nel nostro calcio e non perde di vista cosa accade a Parma e sulla sua avventura in gialloblù è chiaro: “L’anno scorso nel finale di campionato c’è stata qualche incomprensione – ha detto a Sportitalia -. Sarò sempre riconoscente ad una società che mi ha dato la possibilità di allenare un club importante e di fare un percorso mai riuscito a nessuno. Sono successe delle cose che hanno fatto sì che la società cambiasse la guida tecnica. Da parte mia non c’è nessun rancore, anzi, li ringrazierò all’infinito per la possibilità. Il cerchio si è chiuso in maniera ottima e impensabile”.