Il tecnico: “Campionato anomalo, ci si allena giocando. La società mi ha chiesto di arrivare tra 10° e il 16° posto lanciando qualche giovane”
È stato feeling immediato quello tra Fabio Liverani e il Parma. Causa Covid-19 il tecnico dei gialloblù non ha ancora potuto apprezzare la nostra città, ma sotto l’aspetto calcistico non ha avuto dubbi ad accettare la proposta dei gialloblù, arrivata dopo un triennio a Lecce in cui a centrato due promozioni (dalla Serie C alla B e dalla B alla A) ma anche una retrocessione amara e per certi versi immeritata.
La giornata di Liverani a Collecchio
“Ogni giorno vengo a Collecchio con lo stesso entusiasmo quando da bambino andavo all’oratorio. vivo di calcio e cerco di trovare sempre nuovi spunti per il mio lavoro – confessa alla Gazzetta di Parma -. La giornata inizia presto tra meeting con lo staff tecnico e medico, sedute in sala video e lavoro sul campo e altre riunioni. Siamo insieme dalle 8.30 alle 19, per preparare tutte le tattiche da attuare la domenica“.
Prandelli e l’Atletico Madrid i modelli da seguire
“Questo è un campionato strano, compresso e con tanti impegni, ci si allena giocando e questo è un problema per ragazzi come Cyprien, Valenti e Brunetta che sono reduci da lunghi stop, mentre i nostri calciatori hanno giocato fino ad agosto inoltrato – ha aggiunto -. A chi mi ispiro? Tra i tecnici che mi hanno preceduto a Parma direi Cesare Prandelli che mi ha allenato a Firenze. Fu bravo a raggiungere traguardi importanti puntando sui giovani che è quello che mi chiede la società, arrivare tra 10° e il 16° posto lanciando qualche ragazzo. In genere mi diverto guardando l’Atletico Madrid, l’Atalanta e il Sassuolo“.