Massimo Barbuti analizza le prime sette giornate e il pari con la Fiorentina. “Senza ferocia e cattiveria non si va da nessuna parte”
Torna il consueto appuntamento settimanale con la rubrica “L’Angolo del Bomber“, in cui Massimo Barbuti analizza lo scialbo pareggio a reti bianche con la Fiorentina. “Non è stata una gran partita, la Fiorentina sta vivendo un periodo un po’ critico ma il Parma è sceso in campo senza ferocia e cattiveria che servono sempre ad una squadra che si deve salvare. E’ solamente una questione mentale, il predominio territoriale lo puoi lasciare in mano agli altri ma devi andare ad aggredire e portare via la palla. Questo non è avvenuto, zero tiri in porta nell’arco dei novanta minuti sono emblematici e comprendo l’amarezza dei tifosi. A volte le partite vanno anche male quindi accontentiamoci del punticino che perlomeno muove la classifica”.
E’ rimasto sorpreso dalla conferma del 3-5-2?
“Aveva dato risposte confortanti a San Siro in casa dell’Inter e mi aspettavo che si tornasse in campo col 3-5-2 che non è un modulo difensivo in confronto al 4-3-1-2 e al 4-3-3. I numeri contano fino a un certo punto, bisogna vedere come lo interpreti e sabato sera non c’è stato lo spirito giusto“.
Qual è il bilancio delle prime sette giornate di campionato?
“Mi aspettavo qualcosa in più, il Parma non è ovviamente al livello delle “big” ma come rosa lo reputo superiore a tante altre che lottano per la salvezza. Ci sono mille attenuanti, compreso il Covid, però nel complesso si poteva sicuramente fare meglio”.
Come mai i nuovi faticano a inserirsi?
“Si tratta di investimenti in prospettiva e giocatori abbastanza giovani che devono crescere di condizione e capire cosa chiede Liverani. E’ chiaro che più giochi più entri in forma e assimili sul campo le idee dell’allenatore. Credo che nel calcio bisogna osare e rischiare come da anni fa l’Atalanta, sarebbe anche ora di provarli e dare a loro un po’ di fiducia in più”.
Quanto tempo ci vorrà per vedere il vero Parma?
“Il Covid e gli infortuni non hanno aiutato ma nel giro di un mese, nelle prossime 3-4 partite, Liverani deve dare una svolta”.
