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Assemblea di Serie A, si discute di fondi e media company

La cordata composta da Cvc-Advent-Fsi in vantaggio per acquisire i diritti tv. Da non escludere lo slittamento della decisione

Oggi, in qualche modo, potrebbe essere tracciata la strada per evitare al calcio italiano di sprofondare nel baratro e permettergli di guardare al futuro. L’assemblea dei venti club è chiamata a un passaggio epocale. L’8 settembre è stata la data che ha segnato la scelta di un’apertura al un discorso di partnership con un fondo private equità e la cessione di una quota di minoranza della Serie A per l’ingresso di un miliardo e mezzo di euro nelle casse asciugate dalla pandemia. Il mancato introito degli incassi da ticketing e commerciali ha messo le società di A di fronte a una scelta. La cordata composta da CvcAdventFsi sembra essere in pole per accompagnare la Lega Serie A nel progetto della media company in cui far confluire anche i diritti del massimo campionato di calcio italiano per le prossime stagioni. La cordata capeggiata da Cvc e’ stata la piu’ apprezzata dai 20 club della Serie A che oggi si riuniscono in assemblea per decidere quale soggetto scegliere per la realizzazione della media company.

PARMA FAVOREVOLE. A questa possibilità, il presidente di Lega Paolo Dal Pino sta lavorando a questo progetto dal novembre 2019, con il pieno appoggio di un manipolo di squadre che da subito hanno sposato l’idea di un forte cambiamento in Lega, come Roma, Bologna, Sassuolo e Parma. La società crociata è infatti sin dal primo momento una forte supporter del progetto, che vede come un passaggio irrinunciabile per cambiare e rinnovare una Lega Calcio prigioniera dei capricci dei presidenti e che ha distrutto valore negli ultimi 30 anni. Parma che in Lega continua ad essere rappresentato- anche nell’era Krause – da Marco Ferrari, Presidente di Nuovo Inizio. L’imprenditore parmigiano ha infatti dato disponibilità alla famiglia americana a ricoprire questo ruolo, almeno sino a quando sarà identificato un nuovo CEO per ls società crociata.

SVOLTA. La svolta per la proposta di Dal Pino avviene durante il lockdown: aderiscono anche le grandi Juventus, Inter e Milan, che superano i dubbi. L’ingresso dei fondi vede quindi rimanere come ‘oppositori’ Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis, più legati al passato e a logiche “padronali” rispetto agli altri, che vorrebbero invece un vero cambio di governante per impostare una Lega più forte, modello Nba, tanto per intenderci, con un amministratore delegato che abbia pieni poteri e che sia identificato dai fondi.

LINEA LOTITO. Poi c’è l’altra cordata – quella appoggiata da Claudio Lotito che in questi ultimi anni si è scoperto essere assai influente in tema di decisioni. Gli ultimi mesi sono serviti al patron della Lazio a curare la sua immagine, a coltivare la sua fama di decisionista costruendo reti di contatti che lo hanno fatto più forte. Lotito sponsorizza la cordata Bain e Nb-Reinassance, assieme a Udinese e Atalanta che per vari motivi sono allineati con il presidente della Lazio. Verona, Spezia, Cagliari, Crotone e Benevento restano incerte.

PROBABILE SLITTAMENTO.  E’ altamente probabile che se oggi si decidesse di votare, la proposta avanzata da Cvc potrebbe raccogliere la maggioranza di voti (ne servono 14 su 20). Non e’ escluso però che oggi l’assemblea possa propendere per uno slittamento della decisione, essenzialmente per due motivi. Il primo riguarda il fatto che sono previste ancora altre 2-3 settimane di esclusiva e quindi potrebbero esserci ulteriori ritocchi alle offerte. Il secondo e’ legato ad una serie di nodi tecnico-legali che ancora non sono stati sciolti.

LEGA SERIE B. I piani di Via Rosellini prevedono che una volta creata la media company, il fondo scelto andrebbe ad avere una partecipazione del 10% e andrebbe ad occupare anche dei diritti tv. C’e’ poi una seconda questione che e’ quella legata alla posizione della Lega Serie B che chiede di non assumere alcuna decisione prima di aver stabilito come distribuire le risorse tra tutte le squadre comprese quelle che in futuro vedranno la promozione in A. Infine domenica scorsa sul tavolo di Via Rosellini e’ giunta una terza offerta da parte di Fortress del valore di 900 milioni. Da quanto si apprende l’offerta non sara’ analizzata in assemblea visto che e’ arrivata fuori tempo massimo.

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