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Svolta FIFA: i club potranno dire no ai giocatori in nazionale per tutto il 2020

I club potranno legittimamente dire no alla richiesta delle nazionali di liberare i propri giocatori anche per partite ufficiali

Lo ha deciso la FIFA che, alla luce delle recenti evoluzioni della pandemia Covid-19, ha approvato e condiviso oggi con le 211 federazioni nazionali e le sei confederazioni il protocollo per le gare internazionali.

In particolare, la FIFA ha approvato una serie di modifiche temporanee al Regolamento sullo status e il trasferimento dei giocatori. Si applicheranno a tutte le finestre internazionali, sia maschili che femminili, programmate per il resto del 2020. Nel prendere queste decisioni, la FIFA ha preso in considerazione il ruolo che avrà il protocollo nel mitigare i rischi legati alla pandemia e nell’ottenere dalle autorità locali le necessarie eccezioni alle regole sui viaggi internazionali, al fine di far disputare le gare.

Tutte le partite dovranno seguire le regole del protocollo FIFA o di un protocollo equivalente approvato dalla confederazione locale. Nello specifico, i club potranno dire no alla convocazione di un proprio giocatore se è previsto un periodo di quarantena o isolamento di almeno cinque giorni nel Paese del club obbligato a liberare il giocatore o nel Paese dove la nazionale sarà impegnata. Inoltre, potranno dire no anche se è prevista una restrizione ai trasferimenti tra i due Paesi e non sia garantita dalle autorità locali un’eccezione a questa restrizione.

Ricordiamo che la possibilità di non liberare i calciatori si applica soltanto alle competizioni organizzate dalla FIFA, quali appunto le qualificazioni a Qatar 2022. Non interesserà di conseguenza i calciatori impegnati in Nations League, organizzata dalla UEFA e sulla quale Zurigo non ha competenza. Questo però varrà per le qualificazioni del Sudamerica avranno inizio l’8 e 9 ottobre 2020, ma al momento la Roma non ha calciatori che rientrano nelle Nazionali Sudamericane.

Nel documento sono inoltre previste misure a tutela della salute dei calciatori e dei tesserati in generale, al fine di consentire un ritorno al calcio in tutto il mondo. Tra queste: monitoraggio di calciatori, tesserati e ufficiali di gara; igiene delle mani; distanziamento sociale; tracciamento dei contatti. Il protocollo sarà applicato per le gare di qualificazioni al Mondiale 2022, nelle quali vi sarà una ulteriore novità: saranno infatti introdotte le cinque sostituzioni.

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