Il responsabile del settore giovanile: “Vogliamo produrre giocatori che possano giocare in prima squadra o che in futuro generino plusvalenze”

Tra i ruoli più importanti, ma forse meno decantati in casa Parma, c’è quello di Luca Piazzi. Il responsabile del settore giovanile, arrivato in Emilia nel 2017, sta lavorando per cercare di costruire quello che sarà il futuro dei gialloblù e il modello sembra essere chiaro: “Quando sono arrivato il Parma era appena ripartito e il settore giovanile era da ricostruire da zero. La ricostruzione è iniziata in Serie D, poi nei tre anni successivi abbiamo cercato di ricreare un settore scouting, un’area tecnica e riorganizzare il tutto. La risalita ai piani alti della prima squadra poi ha aiutato. Siamo riusciti a dare una metodologia e a creare un modello di gioco e devo dire che per ora siamo molto soddisfatti. Sappiamo di essere ancora lontani dagli standard da raggiungere e dai vivai d’élite, ma intanto ci stiamo avvicinando“.

“Il nostro obiettivo è arrivare a dare all’intero settore giovanile una filosofia di gioco e creare una forte connessione con la prima squadra – ha detto ai microfoni de La Giovane Italia -. Vogliamo produrre giocatori che possano giocare in prima squadra o che in futuro generino plusvalenze. Ovviamente la riuscita di questo progetto dipende da tanti aspetti e coinvolge direttamente il management del club, ma in questo momento la società è in linea con questo pensiero. Intorno al Parma c’è grande entusiasmo, ma anche la consapevolezza che ripetere quanto fatto sarà molto difficile. L’obiettivo primario come detto resta mantenere la categoria e penso che però avere un clima positivo e la voglia di fare qualcosa di grande aiutino. Penso propone un calcio interessante, anche in connubio col settore giovanile. È un tecnico valido e con idee moderne e penso che alla fine non pagheremo tanto il cambio a livello di prima squadra“.