Il 2-1 sul Napoli deciso da tre rigori consente alla truppa di D’Aversa di ritrovare i tre punti dopo sette giornate e chiudere il discorso
La vittoria dopo sette turni e l’aritmetica salvezza. Doppio colpo del Parma che al Tardini supera il Napoli per 2-1, tutti e tre i gol su rigori, e può finalmente festeggiare la permanenza in serie A con tre giornate d’anticipo. La quota 43 permette, inoltre, di migliorare il bottino della passata stagione e dimenticare, almeno in parte, le vicissitudini dell’ultimo mese, in cui tra disattenzioni difensive, infortuni e sviste arbitrali la squadra sembrava essersi sciolta all’improvviso.
RITMI BLANDI. Subito in avvio Sepe risponde a Politano poi il caldo mantiene la partita su ritmi blandi fino alla fiammata crociata attorno alla mezz’ora, quando Karamoh e Siligardi, fermato da Di Lorenzo sulla linea, vanno vicinissimi al vantaggio. Che si materializza allo scadere del primo tempo grazie al primo penalty realizzato da Caprari e concesso a causa di un fallo di Mario Rui su Grassi.
VITTORIA DI RIGORE. In avvio di ripresa Grassi è protagonista nell’area opposta con un dubbio intervento di gomito che, dopo la revisione al Var, costa il rigore trasformato da Insigne per il provvisorio 1-1. Sepe salva ancora i suoi su una staffilata di Lozano poi sale in cattedra il neoentrato Kulusevski, spinto da dietro in area da Koulibaly e poi autore del gol salvezza dagli ultimi metri. L’occasione fallita da Younes è l’ultima emozione del pomeriggio al Tardini che si chiude con il Parma radunato in mezzo al campo da D’Aversa. Capace ancora una volta di centrare l’obiettivo.