Gervinho ha recuperato e dovrebbe scendere regolarment in campo
Il ritorno in campo si avvicina: quello che tre mesi fa sembrava utopia, nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria che sovrastava il mondo, adesso si materializza e si fa strada tra una selva di incertezza. Il Parma sta lavorando da tre settimane per farsi trovare pronto all’appuntamento, il campo aspetta e la squadra di D’Aversa sarà la prima a scendere in campo. Contro il Torino, un avversario che ha fame e l’obbligo di tirarsi fuori da una brutta situazione. Cairo, patron dei granata, ha provato fino alla fine a ostacolare la ripresa del campionato, ma ha vinto l’altro fronte e questo alla lunga può significare che il calcio italiano è pronto per entrare nel tempo delle riforme.
Per la prima apparizione post-Covid, D’Aversa ha quasi recuperato tutti gli interpreti migliori. Uno per reparto: Sepe, Iacoponi, Hernani e Gervinho. Il portiere, fermo dal 26 gennaio, gara vinta con l’Udinese in casa, ha smaltito l’infortunio agli adduttori: scongiurata l’operazione – complice il lockdown che ha dilatato i tempi permettendo il pieno recupero – è di nuovo a disposizione di D’Aversa per queste tredici partite.
Iacoponi, che non ne salta una da due stagioni, ha superato gli acciacchi ed è pronto per difendere il fortino. La quinta miglior difesa del campionato è blindata con lui e Bruno Alves. A centrocampo D’Aversa ritrova due pedine fondamentali. Scozzarella ed Hernani, non al meglio il brasiliano nell’ultimo periodo, si giocheranno un posto nella formazione anti-Toro. Favorito il primo sul secondo, ma con un periodo così compresso e gonfio di impegni tutti lo spazio ci sarà per tutti.
E davanti? Gervinho sta bene, dopo un inizio di settimana trascorso a lavorare a parte, ha ripreso a pieno regime a lavorare con la squadra. E sabato, salvo imprevisti, ci sarà nella speranza di ripetere la splendida partita dell’anno scorso, quando con Inglese, ribaltò il pronostico e consegnò ai suoi la consapevolezza di giocare per un traguardo importante.