L’ex difensore crociato a Sky: “Eravamo una rosa importante: oltre a quelli di cui si parla sempre, ricorderei anche gente come Asprilla, Fiore e Balbo”
“Rivedere quelle immagini fa sempre piacere, sono stati dei momenti molto felici, molto belli. Quel Parma era forte“. In quel Parma c’era anche Nestor Sensini, che a Sky Sport rivive i momenti di gioia in gialloblù: la vittoria in Coppa Uefa con i vecchi compagni Minotti e Fuser: “La società aveva fatto bene sia a livello nazionale che europeo. Eravamo una rosa importante: oltre a quelli di cui si parla sempre, ricorderei anche gente come Asprilla, Fiore e Balbo. Quell’anno arrivammo quarti in campionato, però io ricordo che stavamo lottando con la Lazio: perdemmo col Milan e da lì non riuscimmo a tenere il passo delle squadre che erano davanti a noi. Del resto avevamo anche altre due competizioni a cui pensare. Lo scudetto? Ci siamo stati vicini, soprattutto con Carletto Ancelotti. E’ difficile dire perché non siamo mai riusciti a vincerlo, probabilmente c’erano delle squadre migliori. Il 1998-1999 è stato un anno importante in cui si poteva pensare di vincere. A Milano era una partita decisiva, ma perdemmo 2-1 e lì finì un po’ tutto. Poteva essere un anno ancora più importante, c’erano i presupposti per fare meglio del quarto posto. Lo scudetto è sempre stato un obiettivo della società, ma vincere il campionato in Italia non è affatto semplice“.