“Sarà l’unico modo per occupare uno spazio ben definito e distante”
Un anno e mezzo senza tifosi allo stadio. Il coronavirus ha cambiato il mondo e stravolto le abitudini di chi ci abita. Secondo l’epidemiologo americano Zach Binney della Emory University di Atlanta, gli stadi potrebbero rimanere vietati al pubblico per un anno e mezzo. Il virologo Roberto Burioni spiega come ‘a meno di miracoli, dovremo privarci a lungo di questo piacere’.
Un monito per avvertirci che la stagione 2020-2021 sarà probabilmente senza pubblico. Ma dopo? Il Corriere della Sera dedica un approfondimento su come saranno gli stadi dopo la pandemia. Ingressi scaglionati, capienze ridotte, tecnologia no touch e termo scanner con i tifosi che dovrebbero rimanere seduti: “Non per una questione di sicurezza – spiega Stefano Perrone, direttore operativo del Parma e consulente della Lega si Serie A per la gestione degli stadi – ma perché sarà l’unico modo per occupare uno spazio ben definito e distante. In una prima fase – dice il dirigente crociato al Corriere della Sera – è immaginabile un’occupazione dei posti a scacchiera, un po’ come si farà sui treni e in metro: la capienza potrebbe essere dimezzata perché gli stadi italiani sono in media vecchi, quindi con spazi stretti oggi”.