L’ex ct della Nazionale, campione del mondo nel 2006, parla a La Gazzetta dello Sport. “Niente play-off nè titoli a tavolino, non se ne esce più”
L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, Marcello Lippi, campione del mondo in Germania nel 2006, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport incoraggiando tutto il Paese. “Abbiamo vinto il Mondiale nel 2006 e nell’82 contro tutto e tutti perchè eravamo forti. Trasformando tutti quei casini in energia positiva. Ci siamo detti: “Ah, sì? Ora ti faccio vedere..”. Dobbiamo ripartire, recuperare la voglia di vivere. Ma il nemico è ancora lì, il pericolo non è scongiurato“.
LA RIPARTENZA. “Soltanto quando saremo a contagi zero. Non importa se a porte aperte o chiuse: non è questo il problema. Ora è impossibile che non succeda qualcosa se una squadra, una cinquantina di persone in tutto, viaggia e incontra camerieri, cuochi, autisti… Solo quando questa guerra sarà vinta dovremo ripartire. E dalla ventiseiesima giornata. Niente play-off o altre formule. Non è giusto che chi ha fatto sei mesi eccezionali debba giocarsi tutto in due partite, e lo stesso per chi sta lottando per la retrocessione“.
NIENTE TITOLI A TAVOLINO. “Prima bisogna finire l’attuale stagione poi la prossima partirà più tardi, avrà qualche turno infrasettimanale. Non importa. E non è soltanto questione di campo..Cosa accadrebbe con un’assegnazione straordinaria? Tra reclami, ricorsi, avvocati, tribunali..non ne usciremmo più“.
CANNAVARO IN ITALIA. “E’ pronto, prontissimo. Ha saggezza, esperienza e sa coinvolgere le persone che lavorano con lui“.