L’agente del calciatore Crescenzo Cecere: “Arrivammo ad una soluzione positiva i primi di luglio, il ragazzo spinse molto per andare al Parma con un solo anno di contratto”
“Già dall’inverno 2018 con Oscar Damiani provammo a proporre Bruno Alves perché il nostro partner Antonio Cardozo ci fece presente che dopo l’esperienza a Cagliari il calciatore avrebbe voluto il ritorno in Italia”. Chi parla è Crescenzo Cecere, per la rubrica I racconti dei protagonisti di TuttoMercatoWeb.
“Parlammo con diversi club, ma tanti ci dissero che a trentasei anni non sarebbe stato opportuno prendere Bruno. C’era il Benevento, ma il ragazzo avendo la famiglia e i bambini piccoli decise di rimanere a Glasgow. Un giorno in estate venne a trovarci in ufficio il direttore sportivo, Daniele Faggiano, che avrebbe voluto un altro nostro giocatore. Per via dell’ingaggio non se ne fece nulla. Ma gli lanciai il nome: ‘prendi Bruno Alves’.
Mi rispose che era interessato. In quel momento però il Parma era in una situazione particolare, era stato promosso in Serie A ma vi erano delle incertezze. Parlai con Cardozo, gli spiegai la situazione e facemmo una trattativa lampo. Il nodo più importante però era il contratto con il Glasgow a cui era legato per altri due anni.
Arrivammo ad una soluzione positiva i primi di luglio, il ragazzo spinse molto per andare al Parma con un solo anno di contratto. Ricordo – dice l’agente – l’incredulità di qualcuno, perché tesserare un giocatore di trentasei anni con un ingaggio importante poteva essere una scommessa. Una scommessa che il direttore Faggiano ha vinto perché Bruno Alves ha avuto subito un grande impatto. E la storia può continuare, ancora a lungo. Bruno Alves ha entusiasmo e voglia di un ragazzino e le qualità sono note a tutti. E a volte da un’idea lanciata per caso, possono nascere gli affari più belli”.