Il provvedimento è arrivato a seguito di colloqui con i rappresentanti di Lega A, Lega B e di Lega Pro ma di fatto non ha portato un nulla di fatto
Se il sistema calcio non si ferma, a provare a dire basta sono stati gli stessi calciatori con lo sciopero annunciato dall’Associazione italiana calciatori. “Nell’intento di tutelare il diritto fondamentale alla salute dei propri associati, anche al fine di garantire la loro incolumità potenzialmente lesa da un pericolo alla propria salute grave ed immediato proclama lo stato di agitazione e indice lo sciopero per le giornate dell’8 e del 9 marzo, riservandosi la proclamazione di ogni ulteriore azione collettiva“, si legge nel comunicato firmato AIC. Il provvedimento è arrivato a seguito di colloqui con i propri rappresentanti di Lega A, Lega B e di Lega Pro.
Tutto logico se non fosse che tale sciopero, di fatto non è mai partito, visto he il lunch match tra Parma e Spal, nonostante i due rinvii, si è regolarmente giocato, così come le gare delle 15 (Milan–Genoa e Sampdoria–Verona).