I crociati si presentano alla Sardegna Arena con una rosa dimezzata, ma con la voglia di portare a casa un bottino degno di salvezza e di Europa
Partita al cardiopalma. Palpitante. Il Cagliari attacca tanto, Colombi fa quel che può. Il Parma reagisce con Kucka che prima si schianta sul palo, poi riesce ad andare in rete. Due volte in vantaggio il Cagliari, prima con Joao Pedro, poi con Simeone (che ci ha provato per tutta la partita). Poi il Parma ci mette la testa, il cuore e le gambe e nel recupero con Cornelius riprende la partita portandola sul 2-2. Nei 90 minuti tanti episodi. Un rigore fallito da Joao Pedro, che si presenta sul dischetto e spara alla destra di Colombi. Kucka da parte opposta si presenta sul dischetto, ma il Var toglie ogni possibilità di calciare il rigore. Il tocco con la mano di Klavan (motivo per cui era stato fischiato il rigore per il Parma) viene giudicato fuori area. Calcio di punizione, ma niente di fatto.
IL TEAM. D’Aversa mette in campo il solito 4-3-3. Butta dentro Siligardi sulla destra per farlo convergere verso il centro. Mette Cornelius al centro dei tre per giocarsela sulla fisicità e da le chiavi della partita ad uno strepitoso Kucka che si rende sempre pericoloso. Le soluzioni di cambio sono contate. Caprari entra, qualche giocata, ma poco lucidità per marcare la partita da protagonista. Entra anche Sprocati, da un mano anche lui. Corre, spinge, batte i corner ma poi sbaglia una palla che poteva essere già quella del 2-2. A centrocampo Brugman fa un ottima partita, D’Aversa lo schiera, lui risponde. Hernani non brilla, non da quel tocco di tecnica e fantasia giusto. Kurtic gioca ovunque, e convince. Dietro abbastanza bene, peccato per Iacoponi che sbaglia clamorosamente, ma un errore all’uomo che ha giocato più minuti con i crociati è concesso.
TUTTO DA RIFARE? La frenata è brusca. Oggi giocheranno le altre partite di Serie A, e qualche squadra potrebbe saccheggiare il settimo posto. Anche il sesto, allontanando il Parma dai posti Europa. Sicuramente però la squadra ha dato riprova di potersela giocare ad armi pari per rimanere in quelle posizioni “privilegiate”. Bisognerà essere bravi a non demordere e rimanere concentrati. A prendere quello che c’è di buono da ogni partita. Bisogna giocare da Parma
