Il 27 ottobre del 1996 l’argentino, all’esordio da titolare, si sbloccò a San Siro con la maglia del Parma ma non bastò per evitare il ko
Nessuno ancora poteva immaginare in quel pomeriggio che sarebbe stato il primo dei 72 gol in campionato tra le fila del Parma, di cui è tuttora il primatista assoluto in serie A. Hernan Crespo si presentò così alla Scala del Calcio con una meravigliosa girata di destro su cross dalla destra di Zè Maria: 0-1 al pronti via sull’Inter di Hodgson che poi ribaltò il risultato grazie alla doppietta di Zamorano e a Zanetti.
MOMENTO DURO. Il 27 ottobre del 1996, alla settima giornata, il Parma di Ancelotti, esordiente in serie A, confermò di attraversare un momento delicato. La settimana precedente aveva perso tra le mura amiche di fronte al Perugia nella domenica che aveva segnato il debutto, a gara in corso, in Italia di Valdanito, reduce da un brutto infortunio in estate. Entrò all’intervallo e non lasciò grosse tracce poi la scelta di lanciarlo dal 1′ accanto a Chiesa relegando Zola nell’inedita posizione di esterno destro.
DIGIUNO. Il lampo di San Siro restò l’unico di tutto il girone d’andata, tra i mugugni del Tardini e la testardaggine di Ancelotti, e per rivedere altre esultanze di Crespo bisognerà attendere addirittura il 2 marzo del 1997 e la doppietta al Cagliari. Da quel giorno ne fece undici in tredici partite che contribuirono al secondo posto e alla prima storica qualificazione del Parma in Champions League.
MAGIA. Quattro stagioni magiche, contraddistinte da gol (l’1-1 alla Juve in 9 contro 11 è entrato nella leggenda), prestazioni e da un legame sempre più forte con il pubblico parmigiano che applaudì il suo ritorno nel gennaio 2010 a distanza di quasi dieci anni dall’ultima volta dopo le esperienze tra Lazio, Inter, Chelsea, Milan e Genoa. Ma tutto iniziò nell’ottobre del ’96 a San Siro.
INTER-PARMA 3-1 (27 ottobre 1996)