Serviva una reazione immediata allo scivolone dell’Olimpico e la squadra non ha tradito sul piano mentale credendoci fino alla fine
Difesa attenta, centrocampo che filtra e che innesca le punte. Da queste basi, come riporta la Gazzetta di Parma, è nata la reazione dei crociati che si sono lasciati subito alle spalle la brutta prestazione dell’Olimpico e hanno interpretato nel modo giusto il derby col Sassuolo credendoci fino alla fine.
NOVITA’ TATTICA. Ma qualcosa di diverso si è visto sulla falsariga di quanto era già avvenuto nella sfida interna di fronte al Cagliari. Per larghi tratti il Parma ha giocato a tre dietro permettendo a Darmian di effettuare le proiezioni sulla fascia destra di sua competenza. Una spinta offensiva bilanciata dal lato opposto dalla maggior attenzione in fase di copertura di Gagliolo, che ha badato più a difendere e mettere la museruola a Berardi. Da sottolineare la grandissima prova di Iacoponi che non ha concesso nulla a Caputo, spesso letale in passato quando affrontava i ducali.
QUALITA’ E ORDINE. Il rientro di Scozzarella in cabina di regia ha garantito ordine, ritmo e qualità alla manovra di un reparto che in casa della Lazio era parso lento e vulnerabile. E se l’inesauribile Barillà non è più una sorpresa comincia ad entrare nei meccanismi di squadra anche il brasiliano Hernani, che ha mostrato incoraggianti segnali di miglioramento.
ATTACCO A DUE VOLTI. In avanti l’ispirato Gervinho è stato fermato in due circostanze dalla Var, che gli ha annullato un gol per tempo, e in altrettante dalle parate di Consigli. Ma fin dai primi minuti si è capito che l’ivoriano era solo lontano parente del giocatore impacciato e poco lucido delle due precedenti uscite. Non lo stesso si può dire per Inglese che, rigore fallito a parte, conferma di attraversare un momento negativo. Il suo valore, però, non è minimamente in discussione e gli applausi del pubblico al momento del cambio devono rappresentare il punto di (ri)partenza.