La salvezza da neopromossi è stata una vera e propria impresa e fa passare in secondo piano il calo nel girone di ritorno
I tifosi masticano amaro per un finale di stagione, evidentemente, non all’altezza delle aspettative. Dal Bentegodi è piovuto addirittura qualche fischio (pochi a dir la verità) all’indirizzo della squadra che, però, sta compiendo una vera e propria impresa. E’ accorata la difesa della Gazzetta di Parma che esalta il traguardo ormai raggiunto dai crociati. Una salvezza da certificare solo con l’ausilio dell’aritmetica ma già ipotecata da tempo.
LE ALTRE NEOPROMOSSE. Si parte dal fatto che la rosa è stata assemblata in poche settimane, anche per la spada di Damocle del processo sportivo sui messaggi whatsapp di Calaiò, e le neopromosse solitamente incontrano difficoltà fisiologiche alla prima stagione in serie A. Basta guardare il rendimento di Frosinone, stabilmente al penultimo posto e virtualmente retrocesso, ed Empoli, che nonostante i buoni propositi è la principale indiziata a scendere di categoria come terza del lotto.
IL CALO. Probabilmente l’ottimo e insperato girone d’andata aveva illuso l’ambiente ma nell’analisi della deludente seconda parte di campionato, sempre secondo la Gazzetta di Parma, non si possono trascurare diversi fattori. In primis, gli infortuni che hanno falcidiato la squadra costringendo a stop forzati alcune pedine fondamentali (Alves, Gervinho e Inglese su tutti) e poi il naturale logoramento di molti elementi sempre utilizzati, Barillà, Iacoponi, Gagliolo e Scozzarella, finora ben oltre le attese. A influire anche l’innalzamento improvviso della quota salvezza da 35-36 fino ai fatidici 40 punti per l’effetto dell’exploit del Bologna di Mihajlovic che ha infilato un filotto di risultati positivi.
IL CONDOTTIERO. Il tecnico D’Aversa ha sacrificato il bel gioco puntando sulla concretezza e ha fatto di necessità virtù regalando alla tifoseria soddisfazioni nemmeno immaginabili alla vigilia (la vittoria in casa dell’Inter e il pareggio in rimonta contro la Juve all’Allianz Stadium). Difficile pensare che un altro al suo posto avrebbe potuto fare tanto meglio di così.