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Difesa a tre e parità numerica in mezzo: Bob ci ripensa

Il Sassuolo fa possesso palla e verticalizza mandando in area le mezzali e sfruttando parecchio gli esterni. Se D’Aversa è in emergenza sceglie il 3-5-2

I progressi visti contro il Torino non devono ingannare. Anche se fanno ben sperare. Per spirito di sacrificio e compattezza, il Parma di sabato è apparso sicuramente meno sbiadito rispetto alle ultime uscite. Il secondo clean sheet del girone di ritorno, il settimo in tutto il campionato, ha restituito qualche certezza alla banda di Bob che nel frattempo rischia di dover fare a meno anche di Fabio Ceravolo, alle prese con una lombalgia che – si spera – non dovrebbe precluderne l’utilizzo nel derby con il Sassuolo, e di Mattia Sprocati, affaticato perché evidentemente non abituato a spingere tanto e nelle ultime settimane ha fatto gli straordinari.

In questo bisogno di estrema urgenza ci sarà bisogno di stringere ulteriormente i denti per arrivare a giocarsi il primo match ball decisivo per raggiungere un obiettivo poco distante. Già senza Inglese e Biabiany, infortunati di lungo corso, il Parma deve tentare di non perdere altri prezzi pregiati per strada. La speranza è quella di recuperare almeno Gervinho, che all’andata ha fatto a pezzi la difesa del Sassuolo grazie anche al supporto dei compagni, che sono pronti a riaccoglierlo in gruppo. Più difficile recuperare Bruno Alves, i suoi muscoli hanno bisogno di riposo e D’Aversa non vuole rischiare.

La difesa sabato ha risposto bene, non solo per il cambio di modulo. L’avversario era difficile, il Torino è stato un bel banco di prova per la tenuta di un Parma che è uscito a testa alta dal campo non solo per aver portato a casa un punto, ma anche per aver risposto agli attacchi senza subirne in eccesso. Il merito? Non va solo alla difesa a cinque.

Ma sicuramente questa situazione è servita ad aver ritrovato l’atteggiamento e la concentrazione giusta. La stessa che ha contraddistinto il gruppo nel girone d’andata. Nel girone di ritorno la tenuta difensiva ha latitato parecchio, ma il clean sheet contro il Torino ha restituito la convinzione che tutti uniti si combatte. Il Sassuolo mantiene la sua filosofia, attacca con tanti uomini e preferisce giocarsela sugli esterni con il possesso palla che premia gli inserimenti.

Per pareggiare almeno numericamente i duelli sulle fasce, D’Aversa potrebbe scegliere di giocarsela con Gazzola e Dimarco larghi a destra e sinistra. I raddoppi utili e la parità numerica a centrocampo potrebbero essere le armi per giocarsela. E se D’Aversa ritrovasse Gervinho sarebbe un po’ più da trasferta.   

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