L’ivoriano raggiunge la doppia cifra: mai così bene aveva fatto nei tre anni precedenti nel nostro massimo campionato
Record di gol segnati in Serie A e infortunio. Le luci e le tenebre del Tardini portano un nome: quello di Gervinho. Alle prestazioni dell’ivoriano, al suo stato di forma si aggrappano le speranze del Parma, di tifosi e tecnico costretto a trascinarsi fino alla fine con qualche problema di salute dei suoi. Oltre a Inglese e Biabiany, D’Aversa prega di non dover fare a meno dell’ivoriano.
Sperando che l’operazione recupero possa essere risolta nel più breve tempo possibile, il Parma sa che senza Gervinho sarà costretto eventualmente a fare un’altra partita. Gervinho che contro l’Atalanta aveva apparecchiato per la festa del record di gol segnati, sospesa e fatta saltare dalla forza di Zapata e dalla genialità di Gomez, che sono le lucine di un impianto strepitoso che funziona a meraviglia. Senza festa, resta il record di gol, dieci, dell’ivoriano nel campionato italiano. Segno che il lavoro del Parma (e di Gervinho) va verso la direzione giusta. I record però sono fatti per essere abbattuti.
Spazzato via quello raggiunto nel 2013-2014 in maglia Roma (nove), Gervinho si è tolto lo sfizio di andare in doppia cifra al primo anno di Parma e con alla guida l’allenatore che – a questo punto – lo ha valorizzato di più, quel Roberto D’Aversa che adesso è in ansia per le condizioni del suo attaccante, punto fermo di una squadra che adesso, senza Inglese, ruota tutta intorno a lui. In un momento così delicato, perdere anche Gervinho sarebbe veramente un lusso che il Parma non può permettersi. Soprattutto nella sfida con il Frosinone dopo una giornata che non è stata affatto bella, visti i risultati delle altri. Il margine si assottiglia, il nervosismo cresce e la pratica – per farla breve – va chiusa in fretta.