
Le tre presenze da titolare in campionato tutte al Tardini del terzino sinistro sono coincise con altrettante vittorie del Parma
Se non è un “portafortuna” poco ci manca. Il suo missile dalla distanza a San Siro in casa dell’Inter, che detiene ancora il cartellino, aveva regalato la prima vittoria in serie A al tecnico D’Aversa e le sole tre presenze da titolare in campionato, curiosamente tutte al Tardini, sono coincise con altrettante vittorie del Parma. Che anche grazie ai nove punti raccolti tra Cagliari, Empoli e Genoa è in una posizione privilegiata nella corsa alla salvezza.
SFORTUNA. La stagione di Federico Dimarco, però, non è stata certo baciata dalla buona sorte, complice il grave infortunio agli adduttori e l’operazione in Finlandia proprio nel momento in cui sembra dovesse diventare il padrone indiscusso della corsia di sinistra. La giornata da eroe a Milano, quando all’intervallo aveva preso il posto dell’acciaccato Gobbi, e le due buone prestazioni tra le mura amiche con Cagliari, suo l’assist per il primo gol di Inglese, ed Empoli, solo a metà visto che si fece male proprio nell’occasione, sembravano dovessero essere l’anticamera di un’annata da assoluto protagonista. Anche in previsione di un possibile ritorno all’Inter alla ricerca di un affidabile vice Asamoah.
L’AGOGNATO RIENTRO. L’intervento chirurgico e il lungo stop gli hanno letteralmente tarpato le ali e giusto per non farsi mancare nulla, dopo l’abbondante ora di gioco nell’amichevole contro il Ravenna durante la pausa invernale, è arrivato un’altra piccola lesione di primo grado al retto addominale a posticipare il rientro sul rettangolo verde. D’Aversa ci ha pensato riflettendoci fino alla vigilia del Genoa poi la mezza ammissione in conferenza sul suo possibile utilizzo fin dal 1′ è stata un’autentica liberazione per chi era fuori da oltre cinque mesi. Ma nessuno sugli spalti si è accorto della lontananza prolungata considerando le discese e la buona condizione mostrata già nel primo tempo sulla fascia mancina, in cui ha saputo dialogare sia con Kucka che con Gervinho.
PROSPETTIVE. Non è un caso che il Parma abbia spinto spesso e volentieri da quella parte e la rete decisiva di Kucka nasce proprio da un calcio d’angolo battuto dal sinistro preciso di Dimarco. Uscito tra gli applausi per lasciare spazio a Bastoni in un cambio conservativo, utile a proteggere il preziosissimo vantaggio. Ma al di là dei numeri fortunati, il ragazzo scuola Inter si è giocato bene le proprie carte e da qui a fine stagione può risultare uno dei migliori acquisti del Parma nel girone di ritorno.
