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Parma-Reggiana, il derby dei Daspo ai granata

Concluse le indagini relative al derby del 7 maggio 2017: la Procura di Parma ha avanzato richiesta di decreto penale  per 13 persone appartenenti al tifo organizzato della Reggiana

Sono in tutto 36 gli ultras della Reggiana finiti al centro dell’indagine che ha preso avvio dagli scontri che si sono verificati in occasione del derby tra Parma e Reggiano dal 7 maggio 2017. In particolare 13 tifosi sono stati raggiunti da un decreto penale di condanna mentre per altri 23 persone, sempre appartenenti alla tifoseria organizzata reggiana, c’è stato l’avviso di conclusione indagini per svariati reati, tra cui resistenza a pubblico ufficiale, travisamento, minacce, accensioni pericolose, danneggiamento. Per la stessa partita pochi giorni fa un ultras reggiano di 31 anni era stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l’accusa di aver lanciato un tombino di ferro contro uno steward del Tardini. Nei confronti di tutte le 36 persone indagate sono stati emessi dei provvedimenti di Daspo.

Le indagini, portate aventi da subito dagli uomini della Digos, si sono concentrate sui vari episodi violenti che si sono verificati prima della partita, a cominciare dal momento dell’arrivo di un gruppetto di ultras reggiani in stazione a Parma. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i tifosi sono arrivati con il treno e hanno cercato di sfondare il cordone di poliziotti in antisommosso, schierati proprio per il loro arrivo. Travisati e armati di bastoni, bottiglie, petardi e fumogeni, gli ultras sono riusciti a sfondare il blocco e a dirigersi verso il centro storico della città. Una volta giunti allo stadio Tardini poi gli stessi ultras si erano resi protagonisti di danneggiamenti, accensioni di fumogeni. Un gruppetto ha anche cercato di divellere le barriere di separazione tra gli spalti e il campo di gioco.

In questo contesto si è verificato l’episodio che ha portato all’arresto del 31enne reggiano, ovvero il lancio di un tombino di ferro in direzione del personale di sicurezza del Parma all’interno dello stadio. La ricostruzione degli inquirenti, fatta con l’utilizzo delle immagini delle telecamere e con l’analisi di numerosi profili dei social network, ha permesso di identificare in totale 36 tifosi che avrebbero parteipato all’assalto violento dello stadio. 

 

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