L’ex centrocampista della Nazionale a Gazzetta.it non dimentica i successi con la maglia ducale. “Ai ragazzi di D’Aversa auguro l’Europa”
RICORDI PARMA. Dino Baggio ha vestito tante maglie ma le gioie che si è tolto a Parma, dal ’94 al 2000, non hanno eguali. “Ricordo quegli anni come i più belli della carriera. Era impossibile non stare bene lì. E poi eravamo fortissimi. Se non abbiamo vinto lo scudetto è perché in quegli anni era difficile competere con la Juve, per tanti motivi“.
RAPPORTO CON VIALLI. “Avevamo legato fin da subito alla Juve, mi spiace non stia bene ma sono convinto che Gianluca combatterà come sempre. Il nostro rapporto è continuato anche dopo tanto che nel ’96, quando diventò allenatore del Chelsea, mi chiamò per chiedermi di seguirlo a Londra. Sarò sincero, il mio avvio nel Parma non fu straordinario, quindi considerai l’idea di andare in Premier League. Ma il club bloccò tutto e, col senno di poi, è stato meglio così”.
SFIDA TRA GATTUSO E D’AVERSA. “Sono curioso di vedere dove potranno arrivare Gattuso e D’Aversa. Rino è fantastico e Roberto sa dimostrando il suo valore. Gli ex centrocampisti hanno qualcosa in più quando allenano. Forse perché quel ruolo ti aiuta a comprendere meglio tutti gli aspetti del gioco”.
OBIETTIVI. “Il Milan è all’inizio di un progetto, è stato importante aver riportato in società uomini di calcio come Leonardo e Maldini. Al Parma auguro l’Europa, ma più realisticamente può puntare a una salvezza tranquilla“.