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Hope Group, le inadempienze alla base del ribaltone

La Gazzetta di Parma ricostruisce passo dopo passo le tappe che hanno riportato Nuovo Inizio alla plancia di comando

BUONE PREMESSE. Poco più di un anno fa, il 16 novembre del 2017, Jiang Lizhang, a nome di Link International, che racchiudeva sia Desports che successivamente Hope Group, aveva rilevato il 60% delle quote dai sette soci di Nuovo Inizio in cambio di una cifra che, attraverso scadenze puntualmente rispettate, si aggirava attorno ai 18 milioni. Era stato Hernan Crespo, indimenticato ex bomber del Parma, a fare da intermediario all’inizio della trattativa che avrebbe dovuto consegnare la società nelle mani di una proprietà ambiziosa, facoltosa e vogliosa di rinverdire in fasti di un tempo.

CONFERENZA STAMPA. Sempre il 16 novembre nella sala stampa dello stadio Tardini si è tenuta la prima e unica conferenza del neo presidente cinese che promise continuità manageriale e di puntare forte sulle infrastrutture, a cominciare dal centro sportivo di Collecchio, in un piano di crescita a medio-lungo termine.

POLITICHE RESTRITTIVE. A rallentare già in precedenza l’operazione era stata la politica restrittiva del governo di Pechino in merito agli investimenti nello sport all’estero. Un problema non di poco conto che ha costretto gli imprenditori parmigiani, pur nelle vesti di soci di minoranza al 30%, ad intervenire durante le ultime sessioni di mercato per coprire le spese e non penalizzare oltremisura il lavoro del ds Faggiano.

ACCORDI DISATTESI. In più Lizhang si è visto pochissime volte allo stadio: nell’ordine, Empoli, Ascoli, Cremona e la festa promozione dello scorso maggio al Tardini quando tenne un discorso lunghissimo per ribadire la volontà di creare una sinergia tra i club europei e non della sua galassia che include anche Granada in Spagna e Tondela nella serie A portoghese. Per il resto un’estate di totale assenza, dove le voci si rincorrevano ma nessuno ha mai capito le reali intenzioni del giovane imprenditore affiancato dal consulente dell’area tecnica, Antonio Cordon, già apprezzato ds di Villareal e Monaco.

ULTIMA CARTA. La presenza in tribuna con la Lazio è stata la sua ultima apparizione da presidente considerando che due giorni dopo i soci di Nuovo Inizio, stanchi e delusi dalle continue inadempienze, hanno fatto valere la clausola di riacquisto, inserita al momento dell’accordo tra le parti, delle quote di maggioranza, tornando al 60% iniziale, e anticipato un aumento di capitale che avrebbe messo fuori dai giochi Jiang Lizhang. Il quale non ha nemmeno preso parte agli ultimi Cda ed ora tenta l’ultimissima carta, ormai tardiva, per riprendersi il controllo del Parma Calcio.

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