Il difensore portoghese è diventato in poco tempo capitano, leader della squadra e punto di riferimento imprescindibile nello spogliatoio
La Gazzetta dello Sport concede ampio risalto alla seconda giovinezza a Parma di Bruno Alves, divenuto in breve tempo capitano, padrone della difesa e non solo, punto di riferimento imprescindibile nello spogliatoio. Il Parma ha trovato quell’elemento in grado di far crescere i giovani, in primis Bastoni, di aiutare i compagni alla loro prima esperienza a certi livelli (Iacoponi e Gagliolo) e di tenere unito il gruppo facendo da tramite tra società e squadra.
Non a caso la dirigenza gli ha già fatto firmare il rinnovo del contratto con scadenza nel giugno del 2020. “Qui mi sento a casa mia -ripete spesso il difensore portoghese- sono felice di far parte di questa famiglia e orgoglioso di quello che stiamo facendo. Darò tutto me stesso per questa squadra e questi colori“.
SIRENE RESPINTE. Quando si è profilata la possibilità di un trasferimento alla Juve, in molti hanno trattenuto il fiato. L’amicizia tra lui e Cristiano Ronaldo poteva dare il colpo di grazia ma Bruno, che ha sposato il progetto la scorsa estate, non se la sentiva di abbandonare la barca a metà del cammino. “Siamo convinti che la crescita della nostra squadra e della nostra società passi da professionisti del suo calibro -confessa il presidente Pietro Pizzarotti– capaci di essere da esempio per i propri compagni giorno dopo giorno“.
