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Il difensore è stato l’uomo più impiegato da D’Aversa dalla Lega Pro alla Serie A: praticamente da quando è arrivato le ha giocate tutte, saltando solo la gara con il Palermo per squalifica  e quella con il Foggia

Il soldato scelto di Roberto D’Aversa si chiama Simone Iacoponi. Alzi la mano chi, quando è arrivato nel mercato di gennaio del 2017 tra quella che doveva essere la stella Gigi Scaglia e il figliol prodigo Gianni Munari, si aspettava di ammirare un difensore granitico in Lega Pro, puntuale e tignoso in Serie B e diligente in Serie A.

SEMPRE PRESENTE – Pilastro della storica cavalcata, Cemento armato Iacoponi si è saputo ritagliare uno spazio importante nel gruppo fino a scalare le posizione e guadagnarsi i gradi di vice capitano, conquistando un posto di rilievo nello spogliatoio di un Parma che non fa più a meno di lui. Da quando ha firmato, Iacoponi le ha praticamente giocate tutte: anche quelle di Coppa Italia, dove il Parma non è stato particolarmente fortunato nella gestione D’Aversa. Fuori con Bari e Pisa negli ultimi due anni, ma lui c’era. C’era e c’è sempre, Iacoponi: con 75 presenze, il giocatore ha saltato solamente due gare. Quella con il Palermo perché espuslo e quella con il Foggia. Per il resto, da centrale o terzino destro (occasionalmente anche sinistro), il Parma non rinuncia a lui. Ultimamente sta lavorando al suo prolungamento di contratto (manca solo l’ufficialità) fino al 2022, i colloqui con la società sono andati bene e il terreno per piantare il seme del prolungamento è fertile.

TIMIDO ALL’APPARENZA – Quando è arrivato dall’Entella, avendo accettato di scendere di categoria pur di vestire la maglia del Parma, sembrava solamente un buon giocatore, da sfruttare nell’immediato per vincere il campionato e puntellare la difesa. Daniele Faggiano invece ci aveva visto lungo e ha avuto ragione – almeno su Iacoponi – quando è andato a prenderlo dall’Entella. Durante la presentazione il ds aveva detto: “Magari molti di voi non lo conosceranno, ma fidatevi che è stato uno dei primi che ho contattato perché quando ha giocato contro le mie squadre mi ha dato parecchio fastidio”. Di quella campagna acquisti Iacoponi sembrava essere il tipico timidone al primo giorno di scuola che poi, con il passare degli anni, si è tolto di dosso l’incertezza e mosso da un grande senso di sicurezza nascosta dalla faccia pulita, si è fatto notare per la costanza e la tempra tipica di uno che non tira mai indietro la gamba.

STAKANOVISTA – E pure in Serie A si è fatto trovare pronto. Perché è quello che, assieme a Sepe, Bruno Alves e Gagliolo, ha giocato di più. E per giunta in un ruolo non suo. Nasce centrale, Iacoponi, ma lo abbiamo visto in questa esperienza al Parma praticamente vestire i panni del jolly e fare la guerra a tutti anche da terzino sinistro (vedi la Finale di Firenze contro l’Alessandria).

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