Ancora la cicatrice che è tornata a farsi sentire e la paura di ricadere di nuovo nello stesso guaio muscolare

Un fastidio, qualcosa a metà tra un crampo e una fitta. La paura di rifarsi male di nuovo al flessore lo ha portato a chiedere il cambio. Quando al 68′ di Parma-Monza Hernani si è fermato portandosi dapprima una mano dietro la coscia e l’altra sul volto, il Tardini, già rabbuiato per il poco Parma visto fino a lì, ha tenuto il fiato sospeso. Il brasiliano aveva realizzato il calcio di rigore che aveva sbloccato la gara poco prima, poi aveva aperto il compasso per Mihaila e in quel momento si è reso conto che qualcosa non stava andando per il verso giusto.

Ancora il muscolo, quello lesionato a Torino contro la Juventus. Ancora la cicatrice che è tornata a farsi sentire e la paura di ricadere di nuovo nello stesso guaio muscolare. Hernani è uscito dal campo con le sue gambe, rispondendo con un applauso all’ incitamento dei tifosi che lo hanno accompagnato verso la panchina. Si è fermato in tempo? Lo diranno gli accertamenti che effettuerà nelle prossime ore. Il fatto che sia uscito precauzionalmente, dovrebbe scongiurare altre problematiche. In un periodo in cui la coperta è cortissima in ogni reparto, Pecchia non può permettersi di perdere un uomo decisivo in mediana.

Oltre al gol contro il Monza, frutto del rigore trasformato con il ghiaccio nelle vene, Hernani si è confermato imprescindibile per don Fabio. Quattro recuperi, due falli subiti e un gol, oltre al 72% di passaggi riusciti. Il carisma di Hernani è visibile a occhio nudo. Se serve, guardate di nuovo come ha aizzato la folla chiamandola a sostegno dopo il rigore realizzato. Da vero capitano. In settimana si capirà se potrà esserci con il Torino, in un altro scontro tra squadre bisognose di punti. Il Parma oggi ne ha 18, ha battuto una diretta concorrente (Monza) e si è allontanata dalla zona rossa. Per un finale di anno che resterà memorabile, comunque vada.