L’ex attaccante crociato: “Blindando un bel gruppo di talenti il club potrà intraprendere il percorso di alcune grandi del campionato”
In un’intervista esclusiva rilasciata alla testata sportiva News.Superscommesse.it, l’ex giocatore Reginaldo ha parlato di Serie A con un focus dedicato alle squadre che hanno fatto parte della sua carriera sportiva. In questo estratto le sue parole sul percorso e sugli obiettivi stagionali del Parma.
A Venezia la prima vittoria esterna del Parma di Fabio Pecchia. Dodici punti in 12 gare. La classifica sta rispecchiando la qualità di questo Parma, secondo Reginaldo?
“Ho visto diverse partite del Parma di quest’anno e sono veramente contento nel vedere tanto coraggio da parte di una delle squadre più giovani. Non è un caso che questo gruppo sia composto da tanti che hanno davanti tutto il proprio futuro, proprio perché il vero progetto di questa società è creare un organico che possa durare per diversi anni. Non sono soltanto giovani ma di qualità, altrimenti non avrebbero ottenuto 12 punti che possono sembrare pochi ma sono abbastanza per una neopromossa. (…) Non bisogna dimenticare che ha battuto il Milan e pareggiato con la Juve a Torino, a dimostrazione che la qualità c’è.
Poi, sono contento che la società abbia dato grande fiducia a Fabio Pecchia, non era una cosa scontata lasciarlo anche in Serie A. (…) Voglio anche ricordare alcuni membri dello staff tecnico del Parma, ragazzi eccezionali che ho avuto la fortuna di conoscere: Nando Coppola e Gennaro Troianiello.
Se la squadra sta ottenendo questi risultati, va dato merito anche a loro due. Spero di cuore che vengano tutti confermati, perché ci sono grandi margini di miglioramento per guardare ad altri obiettivi in futuro. Per questa stagione, al Parma va benissimo raggiungere una salvezza con qualche giornata di anticipo.
Se la società avrà la forza di tenersi un bel gruppo di talenti per un po’ di anni, potrà anche compiere un percorso intrapreso da squadre che sono diventate tra le più forti: vedi l’Atalanta, la Fiorentina e la Lazio. Dennis Man e Ange-Yoan Bonny formano insieme un vero punto di riferimento, sono due attaccanti che mi piacciono moltissimo. Anche Valentin Mihăilă ha tanti margini di miglioramento, come sono contento anche per il comportamento di Adrián Bernabé. Un complimento particolare voglio farlo a Enrico Delprato, un ragazzo straordinario che ho avuto la fortuna di conoscere a Reggio Calabria (…). In quel brevissimo periodo di tempo, ebbi subito l’impressione di un ragazzo molto serio e professionale che sarebbe arrivato presto ad alti livelli. Non è un caso che oggi sia il capitano del Parma”.