Bernabé: “Parma è casa”

Lo spagnolo: “Mi dicono che somigli a Zola. Con Bonny e Man, sono diventati come dei fratelli per me e in campo questa affinità si vede: ci aiuta tanto in partita”

Adrián Bernabé García, centrocampista del Parma, è il protagonista della nuova puntata di My Skills, il format di DAZN in collaborazione con EA SPORTS FC 25, in cui i giocatori del massimo campionato italiano di calcio si raccontano sul campo.
L’ex giocatore e oggi talent di DAZN Valon Behrami ha intervistato il calciatore spagnolo, che si è raccontato in una lunga chiacchierata: ha parlato del ruolo fondamentale che Guardiola ha avuto nella sua carriera durante il periodo trascorso al Manchester City, ricordato il rapporto speciale con giocatori come Cancelo e Aguero, e condiviso un episodio legato al rito di ingresso nel gruppo. Sul campo, invece, ha spiegato come i rischi lo stimolino, nonostante possano far “impazzire” tifosi e allenatore. Bernabè ha anche raccontato del ritorno in campo dopo il problema cardiaco e dell’importanza del supporto ricevuto dal Parma e dalla città, un supporto che ha creato legami forti con compagni come Bonny e Man.
L’intervista, in esclusiva da oggi su DAZN, anticipa la sfida Parma-Empoli di domenica 27 ottobre, in cui i ragazzi di Pecchia scenderanno in campo al Tardini alle 12:30 e che sarà visibile in esclusiva sulla piattaforma di live streaming.
Dichiarazioni emerse durante la puntata di My Skills
Su Guardiola e il City“Per me è stato fondamentale, una persona che mi ha insegnato tanto, sono stato due anni con lui in prima squadra: a ogni allenamento ho appreso qualcosa di nuovo. Per Guardiola la cosa più importante è la posizione, come ti metti in campo, il modo in cui metti il corpo per ricevere la palla. È stato bellissimo, vedevo tutti i giocatori del City in tv fino a due mesi prima e poi all’improvviso mi allenavo con loro. Avevo un grande rapporto con Cancelo e anche con Aguero. Ricordo quando ho dovuto cantare davanti a tutti nel rito di ingresso nel gruppo: ho cantato Three Little Birds, mamma mia, male male! (ride)”.
Sul Parma: “Il Parma per me è molto importante. È un club, una città, che mi ha accolto bene, qui tutti mi sono sempre stati molto vicini anche in quel momento di grande difficoltà che ho avuto: il Parma e Parma sono molto importanti nella mia vita. Della grande storia del club, io ho sempre guardato Zola. Mi dicono anche che gli assomiglio esteticamente! Non ho potuto vederlo tanto dal vivo ma so quello che ha fatto qui e al Chelsea, sono uno di quelli che ama tanto vedere video su YouTube. Ho un grande rapporto con Bonny e Man, sono diventati come dei fratelli per me e in campo questa affinità si vede: ci aiuta tanto in partita”.
Sul modo di stare in campo“Il mister mi chiede di giocare più basso, mi piace perché posso costruire l’azione. Ma significa che devo crescere fisicamente e sull’aspetto difensivo. Mi piace prendermi dei rischi, sentire la pressione, a volte gioco dei palloni che so che possono fare impazzire i tifosi e l’allenatore: il rischio mi piace. Sono arrivato fin qui grazie a questo e non devo perdere questa caratteristica, la paura è la peggior cosa che possa avere un calciatore: devo divertirmi. Il mio dribbling preferito? La croqueta, quella di Iniesta. Non è troppo appariscente ma molto efficace”.
Sul problema cardiaco del 2021: “Ho avuto paura di smettere, è stata una cosa improvvisa, successa da un giorno all’altro. Non sapevo come gestire la cosa perché non è semplice, senza dubbio è stato uno dei momenti più difficili, non solo della mia carriera ma della mia vita in generale. Quando stai fuori per un motivo di salute come questo, ti rendi conto delle cose veramente importanti della vita: quando sono tornato, ho dato il giusto peso alle cose”.
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