Il capo del progetto del nuovo stadio Tardini, Franco Denari, parla a Tuttosport di come diventerà la casa del Parma. “Sarà il primo stadio inclusivo d’Italia e d’Europa. Lo abbiamo progettato affinché siano eliminate le zone “ghetto”. Avrà una capienza inferiore all’attuale (21mila posti), ma con sedute più larghe e spaziose per permettere alle persone autonome e, soprattutto, non autonome di potersi scegliere il posto preferito. Lo spettacolo deve essere per tutti: tifosi, famiglie, disabili, uomini, donne, bambini, turisti. Senza distinzione e preclusioni. Con l’implementazione del fotovoltaico il Tardini sarà a impatto zero e nascerà una comunità energetica per l’intera cittadinanza. Parma rappresenta un progetto sostenibile e avanguardista in un’epoca di immobilismo“.
PROPRIETA’ MADE IN USA. “Il coraggio e la perseveranza degli investitori stranieri, fra cui Krause che va lodato per questo e per la sua visione, possono risvegliare le coscienze di chi oggi crede meno in questo Paese o addirittura rinunci a perseguire i propri sogni, a causa di una burocrazia complessa e articolata. I club e le amministrazioni pubbliche devono osare di più, perché è necessario rigenerare e riammodernare le infrastrutture attuali per aprire una nuova era con stadi efficienti, accoglienti e remunerativi. La nuova Legge Stadi va approcciata non come un’imposizione sulle amministrazioni, ma come uno strumento che faciliti il dialogo e lo renda produttivo“.