La società ha sbandato fin dall’inizio senza mai trovare a nessun livello lo spirito che si richiede in serie B
La Gazzetta di Parma analizza il deludente pari casalingo col Crotone e più in generale le prime venti giornate del campionato cadetto che hanno regalato più amarezze che gioie. Figlio di un equivoco nato fin dalla scorsa estate: da un lato l’obiettivo di tornare subito in serie A, dall’altro il progetto triennale di un calcio spettacolare e vincente affidato a Maresca, che però si è ritrovato in rosa sia giovani ancora acerbi che elementi esperti del calibro di Buffon e Danilo. “Presa in mezzo tra queste due anime, la società e di conseguenza la parte tecnica ha sbandato fin dall’inizio, rinfoderato le idee iniziali senza però mai trovare a nessun livello, nè in campo, nè fuori, lo spirito che si richiede in B“.
CAMMINO DISASTROSO. La chiosa del quotidiano locale tira in ballo l’operato della società. “Sono state venti giornate disastrose, fallimentari sotto tutti i punti di vista. E’ stata fatta una confusione immane, non è riuscito niente ma a questo punto, dopo che anche D’Aversa e Iachini sono sembrati trasformati nel segno della mediocrità, allora ci dev’essere qualcosa di più grande che non va, e i problemi devono discendere dall’alto, da competenza, coerenza, autorevolezza di chi prende le decisioni primarie. Se si manca lì, anche la squadra respira aria viziata e i risultati sono questi“.